Caro energia, Regione Lombardia destina a famiglie e imprese i maxi profitti idroelettrici

Accolta la mozione del Pd che chiedeva di prevedere i ristori per chi è in difficoltà attingendo agli extra ricavi di questi mesi incassati dalle concessioni

Caro energia (immagine di repertorio)

Caro energia (immagine di repertorio)

Milano - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione, presentata dal Pd, che chiede di prevedere ristori alle famiglie e alle imprese più in difficoltà per il caro energia, attingendo dagli extra-ricavi che Regione Lombardia ha incassato in questi mesi dalle grandi concessioni idroelettriche. La mozione è stata approvata con 66 voti favorevoli. Circa i supposti maggiori introiti derivanti dalle concessioni idroelettriche, l`Assessore al Bilancio, Davide Caparini, ha precisato che i maggiori ricavi (dell`ordine di alcuni milioni di euro) andranno direttamente agli Enti locali che ne dispongono in autonomia.

La mozione sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza chiedeva alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale perché inserisca un tetto massimo al prezzo del gas e dell’energia elettrica, modifichi il meccanismo degli Ets (Emissions Trading System), riformi il mercato elettrico e i meccanismi di formulazione del prezzo, chieda alla UE di intervenire direttamente con aiuti alle imprese in difficoltà in deroga temporanea alla norme comunitarie in materia di aiuti di stato e semplifichi le procedure per installare impianti di energie rinnovabili. L’assessore all’Ambiente ha sottolineato di aver presentato in Giunta il piano energetico regionale il 2 agosto scorso i cui effetti tuttavia si vedranno nel tempo e che l’unico provvedimento efficace nel brevissimo periodo è pertanto il contenimento dei consumi.  

 “I costi dell’energia sono ormai più che raddoppiati e il gas ha raggiunto durante il suo intervento in aula sul mercato di Amsterdam che fa da riferimento, livelli addirittura 10 volte il prezzo di un anno fa - ha spiegato Riccardo Pase, presidente della commissione Ambiente -. Si stima che, da oggi alla prima metà del 2023, saranno a rischio 120mila imprese del terziario e 370mila posti di lavoro. Le dimensioni di scala di questa crisi energetica sono diventate tali, da rendere necessario un intervento immediato non solo a livello statale ma anche a livello europeo. Inoltre, esiste ancora troppa burocrazia che crea solo paletti che non fanno altro che aumentare la speculazione.

 Soddisfatto il Partito Democratico per l‘approvazione, all‘unanimità, della proposta, a firma del capogruppo dei dem Fabio Pizzul e del consigliere Raffaele Straniero, a fronte della quale la Regione destinerà gli extraprofitti ottenuti dall‘aumento dei canoni per le derivazioni idroelettriche delle centrali idroelettriche per ridurre le bollette di famiglie e piccole e medie imprese. Per il 2022 la Regione, con l‘aumento del costo dell‘energia, ha registrato, infatti, un aumento dei canoni per 33 milioni di euro, quasi il 50% in più di quanto previsto e la tendenza per il prossimo anno potrebbe anche aumentare.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro