Accoltellò un ragazzo in corso Garibaldi: condannato a 6 anni il figlio del capo ultrà

Il 20enne Alessandro Caravita è il figlio di Franco, storico leader dei Boys dell'Inter

Alessandro Caravita

Alessandro Caravita

Milano, 22 dicembre 2002 - E' stato condannato a 6 anni di carcere Alessandro Caravita, 20enne figlio di Franco, storico fondatore e capo degli ultrà dei Boys della curva dell'Inter, accusato di avere accoltellato un 24enne dopo una lite, tra il 5 e il 6 giugno scorsi in corso Garibaldi a Milano. Lo ha deciso il gup di Milano Roberto Crepaldi, davanti a cui si è svolto il processo con rito abbreviato a carico del giovane.

Il pm Roberto Fontana, titolare dell'indagine, aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere. Il giudice ha anche stabilito un risarcimento provvisionale, immediatamente esecutivo, di 20mila euro. Le motivazioni saranno depositate entro 30 giorni. Nel novembre scorso il gip di Milano Guido Salvini aveva rigettato la proposta di patteggiamento a 4 anni e 10 mesi presentata da Caravita junior, difeso dall'avvocato Mirko Perlino, in accordo con la Procura. "Girare armati di coltello è tipico di una 'sottocultura' molto radicata anche nei gruppi della tifoseria ultrà" di cui fa parte anche Alessandro Caravita, scriveva il gip nel provvedimento di rigetto. Lo stesso giudice aveva anche modificato la misura cautelare in carcere e disposto gli arresti domiciliari per il ragazzo in quanto "non appaiono significativi i rischi di reiterazione" in quanto il contesto in cui è avvenuto il reato "non appare suscettibile di ripetersi".

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