Villaggio olimpico, cantiere in anticipo. Ma la Foresta sospesa è in bilico per i costi

Il ministro Salvini: passerella da 100 milioni? Il Governo farà la sua parte

Rendering della Foresta sospesa

Rendering della Foresta sospesa

Milano - Partiamo dalle buone notizie: il cantiere del Villaggio olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026 nell’ex scalo Romana è in anticipo di quattro mesi rispetto al cronoprogramma che prevede la fine dei lavori nel luglio 2025. Non solo. Durante il sopralluogo di ieri mattina nel cantiere, i privati che stanno realizzando le opere (Coima, Covivio e Prada) hanno assicurato al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al sindaco Giuseppe Sala che il prossimo dicembre i sei edifici da 1.700 posti letto che nel 2026 ospiteranno gli atleti e, dopo i Giochi, gli studenti, arriveranno al tetto.

"Un segnale importante", commenta il primo cittadino, il quale, subito dopo, segnala un nodo ancora da sciogliere: "La passerella verde da ovest a est, sul modello della High Line di New York, sarebbe iconica e darebbe grandissima qualità al progetto, ma costa un centinaio di milioni, che sono tanti. Ne stiamo discutendo con il Governo. Se troviamo i fondi tra pubblico e privato, l’opera si farà. Io ci conto molto". Sala parla della “Foresta sospesa’’ – una passerella verde ciclo-pedonale collocata sopra la linea ferroviaria – pensata per ricucire l’area dell’ex scalo da ovest (piazzale Lodi) a est (via Ripamonti) e non solo da nord a sud grazie alla collinetta verde che sarà creata sopra la linea ferroviaria che in quel tratta sarà interrata. I costi più alti per il cantiere olimpico – dal 20% al 30% in più per il rincaro delle materie prime – mette a rischio la realizzazione della Foresta sospesa. E scatta l’appello al Governo. Salvini non si tira indietro: "Ogni volta che vengo a Milano a visitare un cantiere mi chiedono quattrini. Ho chiesto quanto costa: 100 milioni. Si può fare. A New York andrei a visitare la High Line. Sapere che lo stesso architetto la disegna a Milano tra piazzale Lodi e via Ripamonti, merita un investimento da parte del ministero delle Infrastrutture".

Passerella verde a parte, il ministro sottolinea che "il rito ambrosiano applicato ai cantieri funziona. Questo è un esempio di come le Olimpiadi, che abbiamo fortemente voluto, abbiano accelerato un cantiere che, senza l’obiettivo dei Giochi 2026, sarebbe ancora vuoto. Qui prima arriveranno migliaia di atleti e poi migliaia di studenti, ci sarà un parco enorme e la linea ferroviaria correrà in sotterranea. Questa diventerà una delle zone più belle, attrattive, verdi e sicure di Milano. I tempi? Siamo in anticipo". L’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto, intanto, ricorda che "le ferrovie hanno venduto l’area a Coima, Covivio e Prada per 180 milioni di euro e che l’investimento previsto per realizzare il Villaggio olimpico ammonta a un miliardo di euro".

Ma la Foresta sospesa si farà o no? "Si tratta di un’opera pubblica", nota Lebruto. Come dire: lo Stato deve fare la sua parte in termini economici. Sala, infine, resta ottimista anche sui due nuovi palazzetti olimpici milanesi, PalaItalia a Santa Giulia ed ex Palasharp a Lampugnano. Su quest’ultimo il sindaco prevede che il contenzioso al Tar tra il Comune e l’Istituto Suore della Riparazione di via Carlo Salerio si risolverà: le suore sono preoccupate per il rumore provocato dalla presenza della nuova Milano Hockey Arena.

 

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