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Pro Sesto, “l’augurio” di un cancro a Sala da parte dell’arbitro: congelata la squalifica al centrocampista. La squadra: “Corretta un’ingiustizia”

Il giocatore, a detta della società ingiustamente punito, potrà giocare domenica contro il Crema. All’indomani del provvedimento punitivo aveva postato su Instagram una foto della madre colpita e guarita da un tumore

La story di Alessandro Sala su Instagram dopo la maxi squalifica

La story di Alessandro Sala su Instagram dopo la maxi squalifica

Sesto San Giovanni (Milano), 5 dicembre 2024 – Sospesa ma non del tutto annullata. La Corte sportiva d'appello – in pratica il “secondo grado” in materia di calcio – ha per il momento congelato le quattro giornate di squalifica precedentemente inflitte ad Alessandro Sala, il centrocampista 23enne della Pro Sesto. In attesa si vederci chiaro. A comunicarlo, con evidente soddisfazione, è stata la stessa società sestese in un comunicato: “Il Collegio della corte sportiva d’appello ha rinviato l'udienza a data da destinarsi. A seguito della sospensione della squalifica il giocatore sarà disponibile per la prossima partita a Crema”. Una correzione di rotta che non è solo la benvenuta in vista del campionato di Serie D in cui milita la squadra, e di cui Sala è una preziosa e irrinunciabile pedina, ma anche perché sconfessa – quanto meno in attesa del verdetto finale – quella che era stata subito vissuta come una “ingiustizia”. All’origine della vicenda, un confronto acceso fra il giocatore e gli arbitri durante la partita col Club Milano domenica 24 novembre (vinta per 2-1 dai sestesi). Durante il match Sala – che in quel momento si trovava in panchina dopo una sostituzione – avrebbe rivolto, secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale ”espressioni offensive all'indirizzo dell’arbitro". 

Due versioni 

Versione dei fatti non solo contestata dal giocatore ma addirittura ribaltata. “Sono piuttosto io ad essere stato offeso”. Secondo il centrocampista, l’arbitro si sarebbe rivolto nei suoi confronti con parole pesanti nei confronti della madre. Quale potesse essere stato il tenore di questo epiteto, l’ha poi lasciato intendere ad alcuni giorni di distanza il ragazzo, quando sulla sua pagina Instagram ha pubblicato una foto della madre in cura per un tumore (poi guarita) sorridente e circondata dall’affetto dei figli. “Il nostro calciatore – questa la reazione sdegnata dei vertici della società – è stato in realtà vittima di frasi gratuite e irriguardose da parte del direttore di gara sulle quali la Pro Sesto esige le indagini del caso e la massima chiarezza”. Sala su Instagram si era espresso così: "Volevo solo far vedere il sorriso davanti alla malattia di una donna forte e determinata, di una donna che ha fatto sempre sacrifici nonostante tutto per vedere il sorriso dei suoi figli sempre sul viso. È capitato qualcosa di davvero brutto nell’ultima partita che ho giocato e penso che prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice, soprattutto se si rappresenta chi il rispetto deve sempre tenerlo in campo e far rispettare regole".

“Ringrazio la vita”

"Ringrazio la vita – è ancora Sala sul suo profilo Instagram – che mi ha dato la possibilità di crescere con dei principi sani ed importanti, e ringrazio mia mamma che ha vinto quella partita sorridendo e non mollando mai. Sono scosso e turbato da quanto accaduto e spero questo su un campo da calcio non accada mai più, con la speranza che certe persone capiscano che certe cose non vanno mai dette né tanto meno pensate. Ho vissuto quello che tante persone e tanti bambini purtroppo vivono ogni giorno, e rivivere attraverso frasi pesanti queste cose fa tanto male, da sportivo ma soprattutto da essere umano. In uno sport dove si combatte ogni forma d’odio tutto questo non è accettabile".  La data della prossima udienza, e quindi della decisione che la Corte sportiva d’appello adotterà, non è ancora stata comunicata.