
Gianluca Scarso attende da due anni i permessi per il rinnovo del chiosco
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Milano - Più di due anni per sostituire un chiosco. "E ancora non ne siamo venuti a capo". I fratelli Gianluca e Davide Scarso, 35 e 34 anni, gestiscono l’edicola di piazza Sant’Eustorgio, centralissima, aggiunta nell’inverno del 2019 alle attività della famiglia che già si occupava di un’edicola in piazza Duomo e del punto-souvenir in piazza Mercanti. Il loro desiderio è poter sostituire e ampliare a loro spese il chiosco di piazza Sant’Eustorgio, ammalorato, con uno più nuovo e di pregio, "considerando – sottolinea Davide – che ci troviamo in un luogo storico, ben curato, tra i punti più visitati dai turisti. Abbiamo fatto partire la pratica tra febbraio e marzo del 2019 per avere dal Comune le autorizzazioni ma siamo rimasti intrappolati tra le maglie della burocrazia. Abbiamo fornito tutti i documenti richiesti, però sul più bello, quando credevamo fosse tutto in regola, dopo i mesi difficili della pandemia che hanno rallentato anche gli iter burocratici, è saltato fuori che manca il rilascio del titolo edilizio, a quanto pare ora indispensabile anche solo per poter installare un nuovo manufatto-edicola. Ma, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni agli uffici del Comune, la pratica resta in sospeso. Non sappiamo più nulla. E intanto il chiosco cade sempre più a pezzi".
Gianluca mostra la situazione: "Arrugginito in più punti, tanto da sbriciolarsi in superficie, e pieno di buchi. Da dentro, si riesce a vedere l’esterno sbirciando oltre le pareti. Senza contare che il retro è usato come urinatoio. Sarebbe auspicabile avere una sistemazione del tombino di fianco, che presenta dei buchi, e che copriamo con un tappetino per avere più decoro. È una piazza prestigiosa, vorremmo che il nostro chiosco si armonizzasse con il panorama". A guardar bene, anche i pannelli sul tetto hanno i bordi rovinati, con pezzi mancanti. Gli uffici dell’assessorato al Commercio fanno sapere al Giorno che la situazione del chiosco di Sant’Eustorgio "è all’attenzione da più di un anno" e i tempi si sono dilungati perché "rappresenta un caso zero, che fungerà da modello per tutti gli altri che presenteranno la stessa richiesta". Confermano che "chioschi e edicole, per la posa, ora dovranno ottenere il rilascio del titolo edilizio. Il procedimento amministrativo, in collaborazione con gli uffici dell’Edilizia, è allo studio". Per "impostare un modello a cui far riferimento in situazioni simili, prossima settimana ci sarà un incontro tecnico per concludere la pratica Sant’Eustorgio". E i fratelli Scarso sperano sia la volta buona.