ST.CON.
Cronaca

Lapidi, bruciata altra corona in memoria di un partigiano

In ricordo di Peluzzi. Cenati: "Basta indifferenza delle istituzioni"

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Milano, 29 aprile 2019 - Ancora una corona bruciata, quella posta sulla lapide in memoria del partigiano Mario Peluzzi. A segnalare l’episodio è Roberto Cenati, presidente di Anpi Milano: è accaduto in via Spaventa 1 a poca distanza da via Palmieri dove alcuni giorni fa è stata bruciata la corona sulla lapide del partigiano Carlo Ciocca. «La via è vicinissima alla sede di Forza Nuova ospitata in un appartamento Aler - ha commentato Cenati -. È l’ennesimo episodio che si verifica nel quartiere dove da anni si tollera la presenza dei neofascisti di Forza Nuova, in subaffitto in un alloggio popolare dell’Aler, nell’indifferenza totale della Regione, nonostante l’Anpi abbia segnalato questo fatto da molto tempo». L’associazione si chiama Uniti per il quartiere e l’Anpi chiede alle istituzioni di prendere decisioni definitive e «rescindere il contratto».

Rispetto all’anno scorso sono aumentati gli episodi vandalici ai danni di lapidi che ricordano partigiani, un «attacco alla memoria», un crescendo di provocazioni «che si nutrono del clima politico e perchè non si prendono mai dei seri provvedimenti», sottolinea ancora Cenati. Di «attacchi oltraggiosi ai simboli di commemorazione dei partigiani» ha parlato la segretaria milanese del Pd Silvia Roggiani. «Pretendiamo - ha aggiunto - che le istituzioni prendano provvedimenti seri per far cessare questi continue provocazioni e che riportino la legalità nel quartiere, con lo sgombero di Forza Nuova dalle case Aler. Per Giuliano Pisapia, capolista Pd per le elezioni europee circoscrizione Nord ovest, «è inaccettabile» l’incendio di una nuova corona. «Un atto triste, codardo. Non è più tollerabile questo clima di odio. È ora di dire basta e il ministro dell’Interno non può continuare a fare finta di nulla».

Da Forza Nuova arriva la precisazione: «Esprimiamo il nostro sdegno per atti di viltà come questo, da cui prendiamo assolute distanze di stile e di concetto. Se qualcuno, da qualsiasi parte provenga, ha interesse ad alzare la tensione non ci troverà complici». Intanto, è di ieri la notizia dell’improvvisa scomparsa di Libero Traversa, partigiano Aiace, membro del Comitato provinciale dell’Anpi, presidente onorario della Sezione 25 Aprile (aveva ricevuto l’Ambrogino d’Oro nel 2007). Quattro giorni fa era presente al comizio per la festa della Liberazione. «La notizia mi ha sconvolto», racconta Roberto Cenati. «Con Libero perdo un amico e un compagno. Libero, quando oltre 20 anni fa ero Presidente della Sezione Anpi di Porta Venezia, mi ha spinto ad assumere l’incarico di Coordinatore della nostra Associazione per la zona 3. Con lui, in zona, siamo riusciti a realizzare iniziative di grande rilievo per il Giorno della Memoria e per il 25 Aprile. Uno dei traguardi che insieme a Libero ricordavo sempre è stata l’intitolazione dei giardini di piazza Fratelli Bandiera all’Agente di Pubblica Sicurezza Antonio Marino, dilaniato da una bomba a mano scagliata nel corso della manifestazione neofascista del 12 aprile 1973 vietata dalla Questura di Milano».