Lega Nord, Bossi e i figli a processo con citazione diretta per appropriazione indebita

L'inchiesta riguarda la gestione dei fondi della Lega. In questo modo verrà "saltata" l'udienza preliminare e accelerato così l'iter che porta alla sentenza

Umberto Bossi

Umberto Bossi

Milano, 17 ottobre 2014 -  Il gip di Milano Carlo Ottone De Marchi ha disposto la citazione diretta a giudizio di Umberto Bossi e dei figli Riccardo e Renzo Bossi per appropriazione indebita nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi della Lega. Questo significa che verrà "saltata" l'udienza preliminare e accelerato così l'iter che porta alla sentenza. Una decisione che rientra nel complesso provvedimento del gip che stamane ha "spacchettato" in tre parti il processo: due 'restano' a Milano, mentre una parte degli atti e' stata trasferita per competenza territoriale a Genova. 

Il gup ha dunque trasferito una parte dell'inchiesta sulla Lega a Genova per competenza territoriale, accogliendo cosi' un'eccezione presentata nella scorsa udienza dalle difese. In particolare, nella città ligure finiranno gli atti che riguardano la presunta truffa finalizzata all'erogazione dei rimborsi elettorali che vede indagati Umberto Bossi, l'ex tesoriere Francesco Belsito e tre revisori, e la presunta appropriazione indebita messa a segno da Belsito per le operazioni finanziarie in Toscana. A Genova, la Procura dovrà quindi nuovamente chiedere il rinvio a giudizio (o l'archiviazione, se lo riterrà) e i tempi del processo potrebbero allungarsi, anche se la prescrizione è prevista intorno alla metà del 2017.

 

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