Rogoredo, al via la pulizia del 'bosco' dello spaccio

Taglio degli arbusti, rifacimento delle recinzioni e messa in sicurezza: ecco le decisioni prese in Prefettura a Milano

Eroina e soldi (foto archivio)

Eroina e soldi (foto archivio)

Milano, 12 agosto 2016 -  Il 'bosco' di Rogoredo rinasce. Nel mese di agosto, nell'area davanti alla stazione, rifugio di tossicodipendenti e spacciatori, ci sarà il taglio di tutti gli arbusti, il rifacimento delle recinzioni e la messa in sicurezza. Il tema è stato affrontato nell'ultima riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura e il Comune con Ferrovie dello Stato e Autostrade per l'Italia, competenti ciascuna per una porzione del "bosco", ha concordato l'intervento.

"In quella zona c'è un problema serissimo di spaccio di eroina ma soprattuto di giovani che si bucano - ha spiegato l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - ed è stato all'attenzione del Comitato in prefettura. Abbiamo deciso di togliere tutti gli arbusti. Fs e Autostrade, ciascuna per la parte di propria competenza, provvederanno alla pulizia di rovi e robinie, altrimenti è impossibile il controllo di quell'area dove tanti giovani vanno a bucarsi. Bisogna dare sicurezza ai cittadini che usano la stazione e a chi ci abita. Le ferrovie stanno già delimitanto l'area. Verranno anche riparati i cancelli rotti o vandalizzati e rifatte le recinzioni". Una volta disboscata l'area, si potrà rafforzare il sistema di videosorveglianza. L'annuncio, dopo che il Comitato di quartiere di Milano Santa Giulia ha incontrato l'assessore per fare il punto sui problemi della zona legati allo spaccio, presenti rappresentanti della polizia locale e del Commissariato di Zona 4.

E' lo stesso comitato che ha reso noto il progetto, attraverso la sua pagina Facebook, dove si raccolgono anche le segnalazioni e gli "sfoghi" dei residenti sul degrado della zona. Chi commenta: "Nel 2016 l'unico modo per sconfiggere lo spaccio è... tagliare alberi e fare il deserto" e chi applaude: "il disboscamento potrebbe essere un buon punto di partenza", o "Speriamo un vero disboscamento" per "far sì che sti delinquenti non possano più nascondersi tra i rovi a vendere la morte". O ancora: "Il problema verrà spostato in un'altra zona? E l'esercito di morti viventi (tutti giovanissimi)?". E' intervenuta anche Aidaa, l'Associazione italiana Difesa animali e ambiente: "Non si cancella lo spaccio radendo al suolo un bosco - ha affermato in una nota il presidente Lorenzo Croce - ma semmai ripulendolo dagli stessi spacciatori che vi si annidano e rendendolo fruibile ai cittadini, infatti un bosco fruibile diventa luogo di incontro e quindi di fastidio per tossici e spacciatori che lo abbandoneranno". Ha poi replicato Rozza: "Saranno eliminate le robinie, gli alberi ad alto fusto non verranno toccati. Lì nessuna 'natura' viene sacrificata, difficile cosiderare delle robinie un bosco. Il tema è la sicurezza dei cittadini, e quello di non fare rischiare la pelle alle forze di polizia che si devono infilare in quella vegetazione. E' l'unico modo per rendere l'area controllabile. Salvo che gli ambientalisti non si offrano di controllare loro quella zona".

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