
Borse di studio, la denuncia del Pd: "La Regione lascia sole le università"
"In cinque anni Regione Lombardia ha rubato 170 milioni di euro alle università lombarde, obbligandole a mettere risorse proprie per pagare le borse di studio come non ha fatto nessun’altra Regione in Italia. Si tratta di 170 milioni di euro che potevano diventare studentati, nuovi laboratori, nuove aule". Questa la denuncia dei consiglieri regionali del Pd, intervenuti ieri in una conferenza stampa al Pirellone sul diritto allo studio. Presenti il capogruppo Pierfrancesco Majorino, Paolo Romano, la segretaria regionale Silvia Roggiani e il sindaco di Pavia, Michele Lissia.
"Denunciamo – ha proseguito Romano – la vita di 1.367 ragazze e ragazzi che si sentiranno truffati dallo Stato. Sono tutti idonei ma non beneficiari: hanno i requisiti di merito per avere una borsa di studio, hanno anche i requisiti di reddito basso, e non la riceveranno perché Regione non stanzia risorse sufficienti. Il paragone con le Regioni vicine è impietoso: l’Emilia Romagna mette tre volte per ogni studente di quanto mette Regione Lombardia e le università mettono il doppio, quasi 40 milioni, di quello che la Regione mette, circa 20 milioni, dimostrando, in un sistema in cui dovrebbero mettere zero, che stanno pagando loro quello che dovrebbe essere una spesa pubblica. Non bastasse, nel bilancio 2024, Regione ha tagliato ancora 5,2 milioni agli oneri di gestione, quei fondi pubblici destinati ai servizi, come studentati e mense, quando l’inflazione avrebbe richiesto invece delle risorse aggiuntive". Secondo Romano, "in merito alla spesa per studente, quasi tutte le Regioni italiane sono più virtuose della Lombardia, anche il Veneto e il Piemonte. Anche sul tema del l’adeguamento delle fasce Isee. Fino a poco fa – ha spiegato – la Lombardia era una delle pochissime Regioni ad avere la fascia Isee ferma a 3 anni fa. Voleva dire che in tante Regioni gli studenti potevano chiedere una borsa di studio che qui in Lombardia non avrebbero potuto chiedere, nonostante qui il costo della vita sia molto più alto. È evidente che sia un controsenso. In più le altre Regioni mettono una percentuale più alta di risorse proprie e non fanno pagare le risorse alle università".
Gi.An.