Maxi bolletta alla Locanda del Gatto Rosso: debito da 137mila euro, ma ho sempre pagato

La denuncia di Andrea Loiacono del locale in Galleria a Milano. A2A: "Per un problema tecnico non era scattato il cambio di prezzo" Ora a rischio 35 posti di lavoro. Incontro per cercare una soluzione

Andrea Loiacono

Andrea Loiacono

MIlano, 6 dicembre 2022 - "Non lo auguro a nessuno, aprire una bolletta e leggere che l’importo da saldare sfiora i 140mila euro. Da infarto. Una persona in crisi o con problemi psicologici non reggerebbe. Ma come è possibile?". Se lo domanda Andrea Loiacono, quarantunenne, che insieme al fratello Stefano è titolare del ristorante "La locanda del Gatto Rosso" tra la Galleria Vittorio Emanuele e via Ugo Foscolo, rilevata dai suoi genitori più di 30 anni fa. La cifra è di 137.254 euro da pagare entro il 15 dicembre, praticamente il costo di un bilocale a Milano, per i consumi tra il 1° maggio 2020 e il 31 ottobre 2022, e a battere cassa è il fornitore A2A energia.

Il caso

Loiacono sta correndo ai ripari, "mi sono rivolto alla Confcommercio, di cui faccio parte, per chiedere aiuto, e ora stanno studiando il mio caso. Intanto ho sospeso il pagamento tramite Rid bancario, appena in tempo per non vedermi sottrarre in automatico decine di migliaia di euro dal conto". "Io non ricevo più bollette cartacee dallo scorso giugno – spiega il titolare – e mi sono accorto di questo documento per caso, aprendo il mio cassetto fiscale on line la settimana scorsa. Quindi ho chiesto che mi venisse inviata la bolletta cartacea".

Stato dei pagamenti regolare

Sulla quale si legge che finora "lo stato dei pagamenti è regolare". Quindi "significa che siamo sempre stati puntuali, versando quanto dovuto, generalmente tra i 4 e i 6mila euro al mese a seconda della stagione. Questa batosta è stata una doccia fredda". Loiacono ha chiesto spiegazioni ad A2A. L’azienda spiega al Giorno che "per un problema meramente tecnico, al contratto di fornitura in questione non è stato applicato il cambio di prezzo come previsto alla stipula. Infatti, come da accordo tra le parti, dal 1° maggio del 2020 il contratto a prezzo fisso sarebbe dovuto diventare a prezzo variabile (con conseguente fatturazione di importi più elevati). Per quanto concerne le bollette, risultano tutte correttamente recapitate all’indirizzo indicato dall’intestatario. La società è già in contatto con il cliente e lo incontrerà nei prossimi giorni sia per spiegare quanto accaduto sia per condividere una soluzione per il pagamento".

"Una cifra inaccettabile"

Loiacono ribatte: "Se mi fosse arrivata una cifra più alta del solito di volta in volta avrei potuto provvedere a modificare la mia strategia, a limitare i consumi, avrei magari cambiato gestore. E come avrei potuto immaginare che mi sarebbero stati addebitati costi per consumi accumulati in due anni, tutti in una volta? Ci stiamo risollevando dopo la pandemia, ora stiamo facendo fronte al caro energia e all’aumento delle materie prime. Io e mio fratello abbiamo 35 dipendenti, vuol dire che diamo lavoro a 35 famiglie, e non siamo un grande marchio del lusso: abbiamo un ristorante. Quella cifra per noi è inaccettabile, anche a rate".

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