Ruby ter, processi riuniti: si torna in aula il 2 luglio

Il filone principale è a carico di Silvio Berlusconi e altri 23 imputati, mentre un altro riguarda i versamenti più recenti dell'ex premier in cambio, secondo l'accusa, del silenzio di 'olgettine'

Karima 'Ruby' El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa)

Karima 'Ruby' El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 28 maggio 2018 - Sarà il prossimo 2 luglio l'udienza dedicata alla riunificazione dei due filoni processuali del cosiddetto caso " Ruby ter" sulla presunta corruzione di testimoni da parte di Silvio Berlusconi. Questa mattina nell'aula bunker del carcere di San Vittore c'è stata l'udienza del filone principale, quello che vede il leader di Forza Italia e 23 ospiti delle serate del bunga bunga di Arcore imputati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. E, come stabilito nei giorni scorsi dal presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, il procedimento fino ad oggi celebrato dalla Decima Sezione Penale è stato trasferito ai giudici della Settima Sezione Penale e rinviato al 2 luglio, giorno in cui Roberto Tremolata, presidente del "nuovo" collegio assegnatario del processo, si pronuncerà sulla riunificazione delle due tranche auspicata dalla procura.

Il prossimo passaggio è previsto il 7 giugno, giorno dell'udienza del secondo filone " Ruby ter", quello che oltre a Berlusconi vede imputate quattro "olgettine" (Miriam Loddo, Aris Espinoza, Giovanna Rigato ed Elisa Toti) per presunti pagamenti di natura corruttiva proseguiti, sostiene l'accusa, fino al novembre 2016, quando gli indagati avevano già ricevuto l'avviso di chiusura indagini per il troncone principale. Anche in questo caso i giudici della Quarta Sezione Penale trasferiranno il procedimento ai colleghi della Settima e disporranno un rinvio al 2 luglio.

Salvo sorprese, dunque, il 2 luglio prossimo i due tronconi che finora hanno proceduto su binari paralleli si riuniranno in un unico grande processo dedicato alla presunta maxi corruzione (oltre 10 milioni di euro, secondo le stime dell'accusa rappresentata dal pm Luca Gaglio e dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano) degli ospiti delle serate di Arcore da parte di Berlusconi. Che così facendo, sempre secondo l'ipotesi dell'accusa, avrebbe comprato il silenzio e addomesticato le deposizioni dei testimoni ascoltati nei processi Ruby e Ruby bis.  

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