Assistiti 20mila ucraini I minorenni sono il 46%

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Il sistema sanitario lombardo ha finora assistito più di 20mila cittadini provenienti dall’Ucraina e in fuga dalla violenza dell’invasione russa. In particolare, si tratta di 20.634 persone, circa un quarto delle quali (4.781) individuati dall’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano. Quindi i 3.880 ucraini che si sono rivolti all’ATS di Brescia, i 3.506 che si sono rivolti all’ATS Insubria e, ancora, i 2.705 accolti dall’ATS di Monza e Brianza.

Dati che emergono dal report messo a disposizione dalla Direzione Welfare della Regione Lombardia. Moltissimi sono i minorenni: per l’esattezza 9.528, pari al 46% del totale dei profughi ucraini, 66 dei quali non accompagnati. Ben 12.653 ucraini sono ospitati da famiglie, spesso di connazionali. Sono 970 quelli che hanno trovato asilo in strutture gestite dal terzo settore, 197 quanti sono stati sistemati in strutture prefettizie e 40 in Covid Hotel. In molti (ben 6.774 persone) non hanno dichiarato chi li sta ospitando. "La sanità lombarda si sta impegnando per garantire le cure e le visite ai profughi in fuga dalla guerra – ha scritto sul suo profilo Twitter la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti –. Ringrazio gli operatori sanitari sempre pronti a intervenire nelle emergenze che hanno già assistito più di 20mila cittadini provenienti dall’Ucraina".

Gi.An.

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