Portavalori fugge nell’autogrill "Così abbiamo beffato i banditi"

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di Paola Arensi MILANO Tre barriere di fuoco in autostrada per riuscire a saccheggiare un furgone portavalori, ma il colpo sfuma. Le guardie che riescono a salvare il carico – si parla di 10 milioni di euro – raggiungendo un autogrill. "Siamo stati bravi, però ci è andata anche bene", dicono ora gli uomini protagonisti dell’impresa. Un assalto in stile militare, una scena da Far West quella a cui martedì notte hanno assistito gli automobilisti lungo l’Autostrada del Sole, in direzione Bologna, all’altezza del Comune di San Zenone, tra Milano e Lodi. La squadra mobile di Lodi, coordinata dalla procura locale, ora indaga per tentata rapina, incendio doloso e ricettazione dei veicoli dati alle fiamme. Secondo gli investigatori è entrato in azione un commando composto da una ventina di persone, tutte a volto coperto. molte armate di fucili pesanti. Per intralciare il passaggio di staffetta, portavalori e scorta, i banditi hanno creato un rallentamento, un diversivo. Le guardie giurate del Gruppo Battistolli di Vicenza, rimaste in contatto radio tra loro e con la centrale operativa, hanno trovato davanti a sé una barriera di fuoco. Alcune auto rubate erano state incendiate all’ingresso dello svincolo per la tangenziale Teem, tra il cavalcavia della provinciale 115 e Gallinazza di San Zenone. Anche un tir che trasportava una ruspa è stato messo di traverso per bloccare il traffico. La banda ha seminato chiodi sull’asfalto per bloccare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Le guardie giurate sono riuscite a superare la lingua di fuoco. Il conducente del mezzo pesante non si è dato per vinto e ha quindi speronato il portavalori, forando un pneumatico, senza però riuscire a fermarlo. La guardia alla guida è riuscita a dirigersi alla stazione di servizio di San Zenone, dove ha trovato assistenza dalla polizia stradale. Sfumato il colpo, i rapinatori sono saliti in gruppo su poche auto e hanno dato esecuzione a un piano di fuga studiato a tavolino nei minimi dettagli. Gli inquirenti presumono che la gang abbia lasciato l’autostrada sfruttando una strada secondaria tra Lodi Vecchio e San Zenone. Durante l’azione la banda ha ha acceso altri due fuochi, per creare altrettante barriere. La prima in direzione nord, sempre lungo la tratta dell’A1. La seconda proprio all’uscita secondaria presumibilmente sfruttata per la fuga. Ieri la testimonianza dell’equipaggio: "Quando si esce da una filiale e fino a quando non si arriva a destinazione, l’attenzione è al massimo. Ogni situazione che ci appare strana ci fa allarmare, pensando al nostro carico e a noi stessi. Martedì sera quel tir viaggiava in modo sospetto, così abbiamo pensato di accelerare per evitare problemi. Al momento non abbiamo pensato che potesse essere una rapina, ma quando il mezzo pesante ha tamponato il furgone blindato, l’unico pensiero è stato raggiungere l’autogrill". © RIPRODUZIONE RISERVATA
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