LAURA LANA
Cronaca

Apre il nuovo centro educativo Sarà punto di riferimento per il quartiere di Sant’Eusebio

"È un nido ma anche un luogo dove si fa cultura dell’infanzia, un progetto dell’intera comunità". Arredi e giochi in legno, area per la nanna come un cielo stellato, corsi sull’ambiente

di Laura Lana

La targa fuori e il ritratto all’interno rendono omaggio alla cinisellese Maria Cristina Cella Mocellin. A lei, che pochi mesi fa è stata dichiarata venerabile, è stato intitolato il nuovo centro educativo che è nato a Sant’Eusebio. Più di un nido, che ospita 14 bambini, il polo di via Da Giussano vuole diventare un punto di riferimento per tutta la fascia 0-6 anni, per gli educatori, le tate, le famiglie che potranno incontrarsi, dialogare, sperimentare attività e buone pratiche innovative. "È un nido ma anche uno spazio dove trovare un contesto educativo forte e sicuro – hanno sottolineato le pedagogiste Laura Paganino e Lorenza Del Vento -. Abbiamo voluto dare un luogo dove si fa cultura dell’infanzia, sapendo che deve essere un progetto dell’intera comunità". Sei realtà per l’infanzia per 336 bambini, il centro Mocellin sarà gestito dall’azienda consortile pubblica Ipis e ha voluto dare anche una risposta alle liste di attesa. "Questo spazio di crescita è stato delineato anche grazie all’indagine sui bisogni dei genitori che avevamo realizzato nella primavera scorsa – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Fumagalli –. La pandemia ci ha messo davanti all’esigenza di avere contesti educativi sicuri e inclusivi".

Arredi e giochi in legno, area per la nanna come un cielo stellato, nel pomeriggio vengono organizzati laboratori di educazione ambientale, riuso, partecipazione. "L’educazione coinvolge tutti ed è affare di tutti. Questo centro è unico nel suo genere e vogliamo che diventi un laboratorio permanente – ha sottolineato il sindaco Giacomo Ghilardi –. Si dà opportunità di ulteriori servizi per il quartiere. Presto sarà pronto un nuovo giardino per il polo dell’infanzia, nuove attività sociali e alla persona e nuove attività di prossimità. Il quartiere è sempre più dinamico anche grazie alle associazioni, che fanno la loro parte in una comunità unita nella responsabilità educativa". Già mesi fa l’amministrazione aveva deciso di dedicare la struttura a Maria Cristina Cella Mocellin (erano presenti il marito Carlo e l’associazione Amici di Maria Mocellin). "Non è stata una decisione casuale. È un esempio di amore e generosità, che deve lasciarci ispirare, ciascuno per il proprio ruolo", ha concluso il primo cittadino.