
Il call center del 112 a Milano
Milano, 14 agosto 2015 - Sono 83.629 i cittadini lombardi che hanno scaricato sul proprio smartphone l’applicazione di Areu "Where Are U"; sono invece quasi 800 ad oggi gli utenti che hanno chiamato i soccorsi attraverso l’app. Soddisfatto il vicepresidente della Regione nonché assessore alla Salute, Mario Mantovani, che parla di “numeri significativi e in costante crescita” che a suo giudizio “testimoniano l’importanza di questo nuovo strumento, che può garantire più rapidità d’intervento nelle situazioni di particolare criticià. Una funzione - puntualizza - che può risultare ancora più utile in questo periodo di ferie, nei luoghi di vacanza e di villeggiatura”. L’app di Areu, collegata alle Centrali del Numero unico dell’Emergenza 112 della Lombardia, consente infatti di effettuare una chiamata di emergenza al servizio 112, attraverso il proprio smartphone, con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante rilevata tramite il sistema satellitare Gps, permettendo così la localizzazione istantanea.
“Il servizio, totalmente gratuito, - sottolinea Mantovani - rappresenta un ulteriore messaggio in termini di sicurezza da parte di Regione Lombardia e, per questo, occorre promuoverlo e farlo conoscere a tutti”. Negli scorsi mesi, inoltre, è stato aggiunto un ulteriore servizio. Tramite l’app si può infatti selezionare una richiesta di intervento da parte di un cittadino che si trova in una situazione di emergenza, ma che non può parlare. L’operatore che la riceve sa che si tratta di un particolare tipo di richiesta d’aiuto, e la inoltra immediatamente a Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco o Soccorso sanitario, senza richiamare nè insistere con le domande. “E’ una funzionalità - spiega ancora Mantovani -, che può risultare fondamentale per i casi di violenza su soggetti fragili, primi tra tutti donne e bambini. Vogliamo così raccogliere una nuova sfida, quella di sostenere con ancor più forza le esigenze dei cittadini, soprattutto dei pià indifesi e soli, ridando loro voce e speranza”.