ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Anche Rho sceglie l’attesa nell’era di WhatsApp: “Moravia ci ha spiazzati”

I racconti dal liceo Rebora, tra collegamenti e riflessioni a cuore aperto

Anche Rho sceglie l’attesa "Moravia ci ha spiazzati"

Rho (Milano) – La prima ad uscire alle 12.45 è Sara Amelio, classe quinta dell’indirizzo scienze umane del liceo Rebora di Rho. "Ho scelto la traccia sull’attesa nell’era di WhatsApp perché dava la possibilità di scrivere molte considerazioni personali ma anche di fare collegamenti con altre materie di studio - racconta - e poi l’autore del testo (Marco Belpoliti, ndr) dice cose verissime. Non siamo più capaci di attendere, abbiamo sempre fretta e vogliamo subito tutto".

Al liceo Rebora sono 149 i maturandi che ieri mattina hanno affrontato la prima prova scritta. Tre gli indirizzi: classico, scienze umane e scienze economico-sociale. I primi che hanno consegnato il tema d’italiano escono alla spicciolata. Solo verso le 13.30 le aule si svuotano. Anche quest’anno il toto-tema pare non abbia azzeccato nessuna traccia, "dicevano che sarebbe uscito Pirandello o La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, invece Quasimodo e Moravia ci hanno spiazzato", raccontano.

"Sicuramente la traccia del tema letterario di Moravia era difficile, come quella di Oriana Fallaci - dice Giada Bevilacqua, indirizzo scienze umane - ho scelto di fare il tema espositivo d’attualità e la traccia sull’elogio dell’attesa che vale non solo per i social ma anche per tanti aspetti della nostra vita, come per esempio l’attesa della maturità. Era la traccia più interessante".

Qualcuno ha fatto collegamenti con la poesia “Il sabato del villaggio“ di Giacomo Leopardi. Mentre Tommaso Frigo, liceo classico, con Carl Marx, "pensando al tempo come merce di scambio e quindi la teoria del plusvalore", spiega.

Critico invece nei confronti della traccia che proponeva la lettera aperta indirizzata all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in cui un gruppo di accademici gli chiedeva di far tornare la maturità "un esame serio". "A me è sembrata poco opportuna e una critica nei confronti dell’ex ministro", aggiunge Tommaso.

Pochissimi hanno scelto la traccia argomentativa incentrata su un brano di Oriana Fallaci, tratto dal libro “Intervista con la storia“. "Dava tanti spunti e mi ha colpito molto - commenta invece Chiara Ferrari -: io ho fatto un collegamento con la recente guerra in Ucraina, mi ero aggiornata e informata perché la davano come possibile traccia d’attualità". Oggi di nuovo in aula per la seconda prova, diversa a seconda degli indirizzi.