Ambra Angiolini: "Ho sofferto di bulimia, un cancro dell'anima"

Il racconto dell'attrice, testimonial della legge regionale sui disturbi alimentari come anoressia e bulimia

Simona Tironi, Alessandro Fermi e Ambra Angiolini

Simona Tironi, Alessandro Fermi e Ambra Angiolini

Milano, 17 febbraio 2021 - «Sono stata affetta da bulimia, la mia è stata una storia di amore e odio con il cibo di circa 12 anni. Ho imparato a conoscermi e a trasformare un disagio in voglia di vita. Ma è possibile solo se si decide di affrontare un percorso, che parte da una consapevolezza. Prima riconoscere di essere malati. Poi rendersi conto di aver bisogno di aiuto. Come terza tappa io mi sono chiesta “dove vado?“. È difficile gestire una malattia come questa, un cancro dell’anima: non c’è una lastra, un esame del sangue per diagnosticarlo".

Lo racconta l’attrice e conduttrice Ambra Angiolini, bresciana d’adozione, che proprio per il suo vissuto (scritto nel libro "InFame") ha deciso di diventare testimonial della legge regionale per la lotta ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, approvata ieri all’unanimità in Consiglio regionale, raccogliendo l’invito di Simona Tironi, relatrice e vicepresidente della commissione Sanità. Disturbi che sono in costante crescita, è emerso, soprattutto nelle giovani. Problemi che la pandemia ha acuito amplificando il senso di solitudine dato da lockdown e didattica a distanza. All’ospedale San Raffaele il numero di casi nell’ultimo semestre è più che raddoppiato e ha interessato per lo più studenti di 14 e 15 anni. In almeno 60 episodi si sono manifestate repentine perdite di peso, fino a 20 chili in poche settimane.

"I problemi legati ai disturbi alimentari sono aumentati del 30%. È paradossale che questo sia avvenuto in un periodo in cui si è stati di più in famiglia con i propri cari", sottolinea il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi. In Italia anoressia e bulimia rappresentano la seconda causa di morte nella popolazione femminile in età adolescenziale, dopo gli incidenti stradali: sono circa 25mila i casi di anoressia e 100mila quelli di bulimia. Un milione, quelli sospetti. In Lombardia, nel 2019, sono stati aiutati 3mila adulti e 1.500 minori. La legge regionale vuole incrementare gli aiuti creando una rete per la prevenzione e la cura, rafforzando in ogni Asst gli interventi ambulatoriali per l’intercettazione precoce, la diagnosi e l’eventuale invio dei pazienti alle strutture più appropriate e individuando Asst nelle quali costituire unità specialistiche per il trattamento anche ospedaliero dei pazienti. Si punta anche a dare sostegno alle famiglie e a promuovere corsi per operatori sanitari. "La legge – spiega Simona Tironi (Forza Italia) – ha preso spunto da una serie di visite a strutture lombarde". Saranno stanziati 1,5 milioni all’anno, oltre ai 4 milioni già previsti.

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