Alfredo Cospito, la minaccia anarchica: "Distruggere e terrorizzare i suoi assassini"

Sui siti d’area spunta il manifesto della "campagna di attacco contro lo Stato". Nel mirino politici, magistrati e forze dell’ordine: le gambe di Adinolfi lo sanno

Scontri tra polizia e anarchici in corteo a Milano (Ansa)

Scontri tra polizia e anarchici in corteo a Milano (Ansa)

Milano, 27 febbraio 2023 - Ancora un proclama via web. Ancora minacce rilanciate dai soliti siti d’area che fanno da cassa di risonanza. Ancora un appello alla mobilitazione per Alfredo Cospito. Dopo il messaggio comparso on line sabato dal titolo "Niente sarà più come prima", ieri ne è spuntato un altro ancor più esplicito: "Campagna internazionale d’attacco allo Stato e al capitale italiano", l’incipit del documento pubblicato su diversi portali di matrice anarchica.

L’escalation intimidatoria è scattata dopo la sentenza della Cassazione, arrivata venerdì, che ha bocciato la richiesta di revocare il 41 bis ad Alfredo Cospito, l’ideologo del Fai-Fri in sciopero della fame da più di quattro mesi e ricoverato da 16 giorni nel reparto di medicina protetta dell’ospedale San Paolo. "Questa decisione conferma ciò che temevano da tempo: il compagno morirà, lo Stato è il suo boia", l’incipit del testo. E ancora: "Politici, giudici, pubblici ministeri, procuratori, forze di polizia, impresari e chiunque difenda e perpetui l’ordine esistente sono e saranno sempre nostri nemici dichiarati. Le gambe di Adinolfi lo sanno molto bene: il terrore della morte lo hanno sentito anche loro", lo sconcertante riferimento alla gambizzazione dell’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, avvenuta la mattina del 7 maggio 2012 e per la quale Cospito è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione.

Poi il chiaro invito a passare dalle parole ai fatti: "Questo è un appello a sottrarsi dalle piattaforme politiche coercitive e a fare un salto qualitativo verso l’agire violento e distruttivo. Che si tratti di attacchi a infrastrutture o a persone di potere, l’urgenza è una sola: dare forma e vita a una solidarietà internazionale forte e capace di distruggere e terrorizzare gli assassini di Alfredo Cospito e di vendicare la sua morte imminente".

Chi ha scritto questa sorta di manifesto eversivo dà per scontato, come peraltro il diretto interessato, che il cinquantacinquenne non reggerà a lungo solo con acqua, sale e zucchero; il medico che lo ha visitato due giorni fa ha descritto un quadro di grave denutrizione con "atrofia muscolare diffusa", con esami ematici che hanno evidenziato valori di potassio ancora nei limiti (ma "un po’ più bassi rispetto al valore precedente") e di sodio "al di sotto della norma". È evidente, però, che la scelta di interrompere nuovamente l’assunzione di integratori potrebbe a breve avere effetti estremamente negativi su un corpo già provato.

"La lotta di Alfredo è una guerra di tutti coloro che lottano contro il carcere – la conclusione –. La solidarietà con il suo sciopero della fame è un appello ad agire in complicità. Perciò esortiamo a questa campagna di attacco diretto e distruttivo contro lo Stato italiano, nella convinzione che la lotta contro il 41 bis non termina nelle aule dei tribunali e che l’ultima parola non è stata ancora scritta".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro