Alba Parietti vittima di furto, lo sfogo due giorni dopo Giulia Salemi: “Vivere a Milano è una roulette”

Alla conduttrice e ad altri residenti tra Basiglio e Milano 3 sono state rubate le ruote delle auto. La denuncia: “Scippi continui, aggressioni a donne, omicidi. Come cittadina mi vergogno”

“Vivere a Milano è diventata una roulette russa”. L’ennesimo sfogo sulla situazione di insicurezza in città arriva dalla conduttrice Alba Parietti, che durante la notte ha subito il furto di tutte e quattro le ruote della sua auto. Appena due giorni fa, la modella Giulia Salemi aveva detto di avere “paura ad uscire da sola”.

Parietti ha pubblicato la sua denuncia su Instagram: “La sorpresa della mattina nonostante abbia le telecamere esattamente sopra il parcheggio. Questa notte a me e altre persone tra Basiglio e Milano 3 hanno trovato le macchine in questa condizione. Parlare di sorpresa in realtà è un errore. Rubano continuamente tutto, borsette, scippi continui, aggressioni a donne, omicidi motivati da futili motivi o peggio da pazzia”.

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La percezione di insicurezza vissuta dai milanesi è confermata in buona parte dai dati del ministero dell’Interno: Milano è la città d’Italia dove avvengono più reati ed è in testa alle classifiche per numero di reati commessi per strada. Solo nel 2023, l’Istat ha registrato 2.700 rapine, 1.150 furti con strappo e oltre 29.300 furti con destrezza.

“Vivere a Milano e nel suo hinterland – ha aggiunto Parietti – è diventato impossibile. Posso considerarmi fortunata, in fondo cosa sono quattro ruote di una macchina, contro la possibilità di prendermi una coltellata al cuore e morire a 24 anni su un autobus mentre torno dal lavoro alle due di notte? Vivere qui è diventata una roulette russa. Viviamo nel terrore e lo dico con cognizione di causa. Se questo Stato non garantisce la sicurezza, la salute, l'istruzione è uno Stato che ha fallito. Come cittadina mi vergogno, di non avere più nemmeno il coraggio di augurarmi di diventare nonna perché consegnare un mondo così a una persona a cui vuoi bene è vivere nel terrore”.