Milano, affitti un posto letto? Ecco 250 euro

Incentivi per l’utilizzo: il Comune stanzia 1,3 milioni di contributi

L'assessore comunale alle Politiche sociali, Gabriele Rabaiotti

L'assessore comunale alle Politiche sociali, Gabriele Rabaiotti

Milano, 15 ottobre 2018 - Un patto con i proprietari immobiliari per aprire il mercato e fronteggiare l’emergenza abitativa, in particolare quella che deriva dagli sfratti. Questo l’obiettivo del bando pubblico, in uscita nelle prossime settimane, di cui la Giunta comunale ha appena approvato le linee guida: l’amministrazione cerca operatori interessati a rimettere in circolo alloggi e immobili di loro proprietà da destinare in via transitoria all’emergenza abitativa, in cambio di un contributo economico, calcolato in base al canone concordato. Nel complesso, il Comune mette a disposizione un budget di circa 1,3 milioni di euro.

Soldi destinati non solo ai proprietari di appartamenti sfitti, ma anche ai proprietari di casa che possono mettere a disposizione una o più stanze nel proprio alloggi. La nota del Comune, infatti, spiega: «Oltre ad interi appartamenti, i proprietari possono partecipare al progetto anche con singole stanze: in questo caso, il contributo del Comune sarà pari a 250 euro al mese per un posto letto e a 350 euro al mese per due posti. Sarà sempre il Comune ad erogare 150 euro mensili a nucleo per coprire i costi delle misure di accompagnamento della famiglia ospitata, ed attivare così un percorso orientato a costruirne o rafforzarne l’autonomia, in modo che poi possa approdare ad una soluzione abitativa stabile.

Ogni famiglia, infatti, potrà rimanere nell’alloggio messo a disposizione per un periodo massimo di 18 mesi». Gli alloggi e gli immobili possono anche trovarsi fuori dall’area del Comune, fermo restando che le famiglie ospitate saranno residenti a Milano. L’assessore alla Casa e Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti, intanto, sottolinea: «L’obiettivo è riuscire a sbloccare, anche temporaneamente, il patrimonio immobiliare vuoto ed inutilizzato, specialmente quello delle grandi proprietà. Un accordo transitorio di disponibilità con la garanzia di un ristoro economico che riteniamo interessante renderebbe Milano più capace di dare risposte alle famiglie, in particolare quelle che vengono sfrattate dal libero mercato perché non riescono più a pagare l’affitto».

 

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