Accoltellato alla partita di calcetto, scarcerati due dei sei peruviani fermati

Il gip: "Non parteciparono all'aggressione". Restano in cella gli altri quattro

Adrian Yparraguirre Silva

Adrian Yparraguirre Silva

Milano, 7 giugno - Sono stati scarcerati per "mancanza di gravi indizi di colpevolezza" due dei sei ragazzi peruviani che erano stati fermati per l'omicidio di Adrian Silva Yparraguirre, trentottenne peruviano, tifoso del club calcistico peruviano Universitario de Deportes, avvenuto sabato 29 maggio a Milano, in via del Ricordo dove si svolgeva un torneo di calcetto. I due, entrambi incensurati, non avrebbero partecipato direttamente all'aggressione. Lo ha deciso la gip di Milano Alessandra Di Fazio, che ha convalidato il fermo ed emesso la misura cautelare in carcere per gli altri quattro sudamericani che avrebbero accoltellato il giovane, più volte. Inoltre la gip ha escluso il reato di rissa. L'indagine è coordinata dalla pm Marina Petruzzella e condotta dalla Squadra mobile di Milano.

La vicenda

Secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra mobile, mentre era in corso una delle semifinali del  torneo a 16 squadre organizzato dalla comunità peruviana, i due gruppi hanno iniziato a discutere per motivi non legati al match in corso ma verosimilmente per l'accesa rivalità tra le due società che militano in patria. A un certo punto, Adrian è stato colpito da un fendente in pieno petto, inutile la corsa all'ospedale e il tentativo di salvargli la vita con un intervento d'urgenza.

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