Abusi, svolta della Diocesi: "Un tutore per i bambini"

L’ex presidente del Tribunale dei Minori Livia Pomodoro nominata dall’arcivescovo Mario Delpini per ascoltare le "presunte vittime"

L’ex presidente del Tribunale dei Minori Livia Pomodoro

L’ex presidente del Tribunale dei Minori Livia Pomodoro

Milano, 26 novembre 2019 - La Diocesi di Milano scende in campo contro la violenza sui minori e lo fa con un documento che fissa le linee guida di comportamento per sacerdoti, educatori e tutti coloro che hanno a che fare con bambini e ragazzi e nominando un referente per la Tutela dei minori. E il nome è di quelli importanti: si tratta di Livia Pomodoro, già presidente del Tribunale dei Minori di Milano, nominata direttamente dall’arcivescovo monsignor Mario Delpini. Il suo compito sarà quello di dedicarsi all’ascolto delle «presunte vittime» supportata anche da un’équipe e in collegameto con il servizio regionale per la tutela dei miniori.

La decisione è solo un tassello del percorso di tutela dei minori di cui fa parte anche il documento consegnato ai sacerdoti della Diocesi ambrosiana dal titolo ‘Formazione e prevenzione. Linee guida per la tutela dei minorì. «La prevenzione dell’abuso dei minori non può ammettere alcun ritardo e incertezza - afferma il documento rivolto non solo ai sacerdoti ma a tutti coloro che hanno compiti educativi -. La tutela dei minori è l’impegno inderogabile e prioritario per la vita della Chiesa, la quale, mentre deve ordinariamente compiere ogni sforzo per prevenire gli abusi, deve prontamente intervenire nella cura di chi ne fosse coinvolto». È la prima volta che la Diocesi del capoluogo lombardo istituisce questo servizio in linea con quanto indicato dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana. Milano è una delle prime Diocesi in Italia ad attivarsi su questo piano, l’hanno preceduta con azioni simili per la tutela dei minori le Diocesi di Bergamo e di Trento. In questo percorso è «decisivo che nulla si ometta per accogliere e accompagnare chi sia stato ferito a causa di forme di abuso sessuale, di potere e di coscienza».

Il documento indica «i criteri irrinunciabili» per quanti, consacrati e laici, svolgono funzioni educative in ambito ecclesiale, e presenta un dettagliato programma di «linee operative», dall’uso dei social ai luoghi dove si svolgono le attività educative, con l’obiettivo di prevenire e contrastare ogni eventuale forma di abuso. Il documento è stato elaborato dalla Commissione diocesana per la Tutela dei minori istituita in febbraio dall’arcivescovo Delpini. «Attraverso quest’intenso lavoro la Commissione ha inteso manifestare profonda solidarietà e vicinanza alle vittime di qualsiasi forma di abuso, per la sofferenza che questi crimini possono avere loro causato», si legge nel documento.

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