TOMMASO PAPA
Cronaca

È già settembre con Depero Arte e letteratura a braccetto

A Mantova grande attesa per la mostra che aprirà in contemporanea con il Festivaletteratura

di Tommaso Papa

Fortunato Depero con la sua impetuosa ventata d’arte futurista investe Mantova.

Una selezione di 80 opere del poliedrico artista trentino (nato a Fondo nel 1892 e scomparso a Rovereto nel 1960) troverà spazio nelle sale medievali di Palazzo della Ragione. Depero automatico acrobatico è il titolo della mostra ideata da Electa in collaborazione col Mart,il Museo d’arte contemporanea di Trento, aprirà i battenti il 7 settembre, esattamente in coincidenza con l’avvio del Festivaletteratura di Mantova. Per i primi 4 giorni fino all’11 settembre potrà stare in scia con la kermesse letterario, che chiude l’11. Poi, e fino al 26 febbraio 2023, l’evento curato da Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d’arte futurista Depero è destinato a vivacizzare l’autunno e l’inverno mantovano e a richiamare turismo culturale sulle rive del Mincio. Questa, almeno, è la scommessa dell’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione della mostra una sede prestigiosa come il Palazzo della Ragione. Durante il periodo dell’esposizione delle opere di Depero sarà mantenuta la possibilità di accesso e visita alla Torre dell’Orologio che da secoli domina il centro cittadino ma chi lo vorrà potrà accedere alla sale dedicate al maestro futurista, così come è accaduto per le precedenti mostre su Chagall e Braque accolte a Palazzo della Ragione. Coautore assieme a Giacomo Balla del manifesto della cultura futurista intitolato Ricostruzione futurista dell’Universo del 1915, sodale di Marinetti e Boccioni, in contatto con le avanguardie cubiste (Picasso tra tutti) Depero si è dedicato non solo alla pittura ma anche al teatro, alla scenografia, all’editoria (negli anni Venti sfornò il primo e forse unico libro ‘imbullonato’ della storia) e per molto tempo alla pubblicità.

La mostra mantovana sceglie tre periodi della sua pirotecnica attività e della sua turbinosa esistenza, trascorsa tra Italia, Francia e Stati Uniti, sempre in compagnia della moglie e musa di una vita Rosetta Amadori. Il primo periodo si riferisce agli anni passati a Capri (1916-1918) e alla collaborazione con l’artista svizzero Gilbert Clavel. A quegli anni risale uno dei capolavori in mostra la ‘Meccanica di Ballerina del 1917. La seconda sezione racconta del suo ritorno a Rovereto nel 1919 e della realizzazione di un progetto avveniristico per l’epoca: la creazione di una casa d’arte futurista che spaziava dall’arte contemplativa a quella applicata. dall’arredo di interni, alla grafica pubblicitaria e no.