Violenze, stanza protetta per donne e minori

Codogno, inaugurata nella caserma dei carabinieri. Il comandante provinciale: "Uno strumento per farli sentire a loro agio"

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di Paola Arensi

I carabinieri hanno inaugurato "Una stanza tutta per sé" nella caserma della compagnia di Codogno. Si tratta di un’area protetta, al secondo piano, per le donne e i minori vittime di violenza. Ed è la seconda, dopo quella di Lodi. Insieme al comandante della compagnia di Codogno Enrico Castelli, ha fatto gli onori di casa il colonnello Massimo Margini, comandante provinciale dell’Arma. "Speriamo di non utilizzare mai questi spazi ma siamo sicuri che sono ottimi strumenti per far sentire le vittime, tra cui donne e bambini, a proprio agio. A Lodi è stato così" ha introdotto il colonnello. I locali sono stati tinteggiati e arredati con colori pastello, un tavolo per gli adulti, uno pieno di giochi e colori per i bambini, con una culla per i più piccoli e un orsacchiotto sul divano.

Ci sono poi un atrio, un corridoio e servizi igienici dedicati. Dopo l’inno nazionale e l’inno europeo, Soroptimist international Italia Lodi, tramite la presidente Alessandra Calcagno, ha ringraziato una sostenitrice anonima, un’imprenditrice che ha contribuito alla realizzazione. Ma anche le collaboratrici, l’artista Mela Andena di Codogno, che ha decorato gli spazi e tante persone che hanno lavorato con i militari: "Oggi si chiude un progetto per l’Arma, dato che, in ogni comando provinciale devono esserci almeno due presidi così. Ringraziamo l’associazione per il sostegno perché la recrudescenza di questi odiosi reati, anche in questa provincia, ci suggerisce che questi spazi sono preziosi". Il centro antiviolenza di Lodi ha quindi segnalato che, nel 2020, le chiamate di donne per richieste di aiuto sono state circa 300, di cui alcuni casi sociali. Ne sono state prese in carico 170. Il boom di telefonate c’è stato soprattutto dopo il primo lungo lockdown dovuto al Covid. Nel frattempo la past president (precedente presidente) di Soroptimist international Italia Lodi, Silvia Scavuzzo, ha lanciato una proposta: "Sarebbe bello aprire una sede della nostra associazione anche a Codogno, invito le donne del posto a pensarci. Le stanze protette in Italia ad oggi sono 193 e i club 162, un buon lavoro insomma".

Il nome "Una stanza tutta per sé" è un nome scelto da un saggio di Virginia Woolf che aveva bisogno di questo spazio per creare. "Anche noi abbiamo bisogno di questo spazio per creare serenità in chi denuncia qualcosa che era amore ed è diventato, o sempre stato, in realtà, "distruzione"". Monsignor Iginio a Passerini, parroco di Codogno, ha benedetto la stanza. Grato anche il sindaco Francesco Passerini: "Speriamo non serva mai, ma il lavoro del centro antiviolenza, dei carabinieri e di queste persone, è un valore aggiunto".