Troppi treni soppressi a Casale "Così non si può più andare avanti"

Comune e pendolari chiedono a Rfi, Trenord e Regione che si assicuri sempre la fermata di altri convogli in transito

Migration

di Laura De Benedetti

"La prima urgenza, in caso di soppressione di alcuni convogli, è fermare a Casale dei treni in transito". Alfredo Ferrari, assessore comunale al Traporto, ieri mattina, al termine dell’incontro con il comitato pendolari ha subito inviato una richiesta ai vertici di Rfi, Trenord, Regione, ipotizzando un incontro in videochiamata per il 4 luglio. Dopo la ‘raffica’ di treni cancellati dell’ultimo periodo, l’obiettivo è ottenere la fernata di altri convogli in transito, proprio come la settimana scorsa: "Siamo riusciti a far fermare due treni per Mantova e uno per Bologna - spiega Ferrari -. Non importa il motivo della cancellazione dei treni, che sia stato perchè nelle carrozze c’erano 40 gradi e Trenord non ha autorizzato le partenze. I due vettori, Trenord per la Lombardia e Tper per l’Emilia Romagna, devono accordarsi e chiedere insieme alla direzione Rfi di fermare un altro treno, sulla ‘direttrice 21’, ovvero Milano, Lodi, Piacenza, ma anche sulla linea per Mantova. Se a Casale fermano 2 treni su 12 in partenza e 12 in arrivo nella giornata, siamo in braghe di tela, la gente deve andare a lavorare. Inoltre Trenord deve migliorare la comunicazione in tempo reale, non limitarsi a dire che le informazioni sono sull’app".

Per la stazione, dopo il sopralluogo di 3 settimane fa, e in attesa del restyling che arriverà a Casale dopo Lodi e Codogno, Ferrari fa sapere che il controsoffitto è stato sistemato, l’intervento nel bagno delle donne è in corso e il Comune, "sta sistemando il porfido esterno, lavori che poi saranno pagati da Rfi. C’è poco da fare, invece, contro il malcostume degli atti vandalici". Anche altri comuni chiedono a Trenord e Regione azioni immediate. "Come sindaci di Cremona e Mantova esprimiamo la nostra grande preoccupazione per i continui ritardi e le numerose soppressioni di corse che rendono le giornate dei nostri pendolari faticose e difficili. Sulla tratta Mantova-Milano, vi è stata una vera e propria escalation: nell’ultima settimana circa 30 treni soppressi e circa 30 con ritardi superiori ai 15 minuti" scrivono Gianluca Galimberti e Mattia Palazzi.