Il maltempo è costato agli agricoltori lombardi oltre 40 milioni /VIDEO

A pagare l'enorme conseguenza del maltempo frutteti, campi, piante. I dati di Coldiretti

Violento temporale a Lodi

Violento temporale a Lodi

Lodi, 13 agosto 2019 -  Campi di mais e riso devastati, prati spianati, alberi abbattuti, case e strutture agricole scoperchiate. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sugli ultimi tornado e tempeste di ghiaccio che hanno investito la fascia del Lodigiano e del Sudmilano. “La violenza del vento ha scoperchiato il capannone del fieno – racconta Giuseppe Baronchelli, imprenditore agricolo con l’azienda a Lodi -. Ha fatto danni anche sulle stalle. Il mais tutto intorno, che era pronto per la trinciatura, è stato completamente spianato”.

“La tempesta di ieri sera è stata violentissima – spiega Pietro Marescotti, agricoltore di San Zenone al Lambro, in provincia di Milano – Centinaia di ettari di mais vicino alla raccolta sono stati completamente stesi. Nei miei campi mi sono trovato anche pannelli fotovoltaici strappati dai tetti di altre aziende. La violenza del vento ha abbattuto interi filari di alberi, che si sono portati dietro le sponde delle rogge”.

A pagare l'enorme conseguenza del maltempo di ieri pomeriggio è stato anche il frutteto universitario di Arcagna. Le piante, che dovevano servire per proteggere gli alberi dagli insetti, sono state distrutte dalla furia della tromba d’aria e si sono trascinate dietro, in una devastazione generale, tutti i meli con 30 tonnellate di frutti.

Danni enormi anche nel Sudmilano. "Da maggio a oggi - spiega la Coldiretti - il meteo pazzo è costato agli agricoltori della Lombardia oltre 40 milioni di euro tra perdite di produzione, danni alle strutture e alle infrastrutture. Si stanno verificando le condizioni per la richiesta di stato di calamità. Sono gli effetti di una tendenza alla tropicalizzazione che - conclude la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagioni, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi".