L’undicesimo cranio di bisonte Un record mondiale per il museo

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S. DANIELE PO (Cremona)

In nessun altro museo al mondo si trovano così tanti crani di bisonte della steppa. Nel piccolo museo di San Daniele Po, piccolo si fa per dire, sono conservati ben 11 crani dell’antenato del bisonte europeo e americano, il Bison priscus. L’ultimo è stato consegnato due giorni fa al Museo Paleontropologico del Po, ritrovato su uno degli spiaggioni del Po tra Gerre de’ Caprioli e la località “il Sales“.

"È l’undicesimo, tre o quattro sono stati recuperati recentemente. Si provvederà nei prossimi giorni a segnalarlo alla Soprintendenza – spiega Davide Persico, sindaco di San Daniele Po, fondatore del Museo e docente di Paleobiologia e Museologia naturalistica all’Università degli Studi di Parma –. Sono reperti molto interessanti anche considerando il numero elevato, un anno fa abbiamo fatto fare una tesi sui primi cinque crani di bisonte, studiando questi i dati saranno implementati. È la collezione più vasta in assoluto di fossili di bisonte". Parliamo di animali che vivevano in mandrie in un ambiente gelido, alti anche due metri alla spalla, lunghi 2,7 metri e con un estensione tra un corno e l’altro di un metro e venti (così testimonia uno dei reperti in Museo).

"È stata fatta una tesi sulla dispersione dei fossili, la concentrazione molto determinata è nei pressi dei giacimenti di periodo tardo glaciale o interglaciale, a testimonianza di vere e proprie mandrie – continua Persico –. Da questo ritrovamento si potranno ricavare dati sulla variabilità intraspecifica, il morfismo sessuale, forse estrarre il dna. Le popolazioni di pianura hanno dimensioni più ridotte rispetto all’europeo: questa deriva genetica potrebbe dimostrare come la chiusura della pianura abbia influito sulla morfologia e la genetica delle faune". Daniele Rescaglio