Lodi sotterranea. Il ministero non paga e la ditta blocca i lavori

Dal ministero dopo quasi un anno ancora neppure un euro. Il presidente Granati di Lodi Murata: confidiamo in una soluzione

La presentazione del progetto

La presentazione del progetto

Lodi - Hanno portato avanti il cantiere da quasi un anno senza mai ricevere un euro. Solo tante promesse dal Ministero delle infrastrutture e dal Provveditorato ai lavori pubblici di Lombardia ed Emilia Romagna. Una situazione insostenibile per la Farina Aurelio Costruzioni di Cura Carpignano (Pavia), l’azienda edile che ha vinto l’appalto da 900mila euro del Ministero delle infrastrutture per riaprire ai turisti la Lodi sotterranea. Così la ditta, da pochi giorni, ha deciso di sospendere il cantiere. I lavori, seguiti direttamente dall’associazione Lodi Murata, sono vicini al 40%. Già effettuata infatti la messa in sicurezza dei cunicoli medievali che diventeranno accessibili ai turisti. Ripulita dall’edera anche la Porta Regale, in piazzale Fiume, punto d’accesso principale del Castello Visconteo, che per decenni si è creduto fosse solo una ricostruzione. E che invece è stato scoperto essere quella originale.

Ora la Farina Aurelio sarebbe dovuta partire con la realizzazione del ponte levatoio. Ma il cantiere è bloccato. L’azienda da mesi aspetta di incassare i soldi nonostante abbia presentato due stati di avanzamento dei lavori ed emesso fatture per 160mila euro. La società pavese ha cinque dipendenti e per lei è un grosso problema. Da qui la decisione di procedere per vie legali presentando un’ingiunzione di pagamento al Provveditorato. "È una situazione grave che si sarebbe potuta evitare - spiega il presidente di Lodi Murata, Giorgio Granati -. I soldi ci sono. Quello che manca è l’organizzazione di un ente che avrebbe dovuto semplicemente effettuare i pagamenti. L’azienda ha sempre lavoro nel migliori dei modi, con attenzione e rispettando il cronoprogramma. Ci aspettiamo che questa brutta vicenda si sblocchi quanto prima per poi riprendere i lavori". 

Per ora il progetto non subirà stravolgimenti. Il percorso di cunicoli, tra i dieci ai venti metri sotto il piano stradale, che l’associazione Lodi Murata ha scoperto da anni, presto diventerà patrimonio della città. Il cantiere, tra piazza Castello e l’Isola Carolina potrebbe chiudersi per la fine del 2022. L’area sarà percorribile dai visitatori attraverso impianti di sicurezza, di illuminazione e la posa di totem informativi. "Siamo molto contenti del lavoro che stiamo svolgendo - dice Granati -. Siamo convinti che la situazione si sbloccherà. Così la Lodi sotterranea diventerà un punto di attrazione per i turisti".