Rallentare il traffico dei veicoli, con idonea segnaletica, anche luminosa e con attraversamenti pedonali rialzati, dirottare il traffico dei mezzi pesanti, ormai non più idonei al transito in una piccola strada comunale abitata. Sono le nuove richieste, rivolte al Comune, del “Gruppo sicurezza e viabilità Fornasone e Chiavicone di Santo Stefano Lodigiano“ che, come l’opposizione del paese, "urla" da mesi il disagio dei residenti per la situazione viabilistica delle due località. I cittadini vorrebbero che i "bisonti" venissero direzionati "verso una viabilità alternativa, facilmente individuabile tramite un’ordinanza comunale o provinciale" incalzano dal Comitato. Il malcontento è cresciuto dopo l’assemblea pubblica del 7 ottobre scorso. "L’elevato rumore dovuto dal transito di mezzi pesanti, la velocità di transito, anche degli autoveicoli, un incremento dell’inquinamento dell’aria, ma anche acustico. Ci stanno mettendo in difficoltà" avevano testimoniato i presenti. Il Comitato affonda: "Ha del surreale trovarsi ad affrontare ancora questo argomento quando alla fine dell’assemblea il sindaco dichiarò: Non volete quest’opera, non la faremo! (riferito all’allargamento della carreggiata con tanto di ciclopedonale, ndr)". In merito a questi attacchi, la prima cittadina Marinella Testolina si è riservata di replicare in seguito. Per fare la cronistoria della vicenda, risale ad agosto l’osservazione mandata alla Provincia, in cui si è chiesto di reinserire, nel piano provinciale, il progetto di una tangenziale che congiungerebbe la sp145 alla sp116.
Opera che così consentirebbe la creazione di un "quartiere residenziale formato dalle due località". "Questo fece esultare i cittadini – spiega il comitato –. Ma poi è stato promosso anche il progetto che prevede un allargamento della strada che attraversa le località sopra citate e che porterebbe ad un maggior afflusso del transito dei mezzi pesanti provenienti dalle provincie di Bergamo, Cremona e Lodi. Oltre il danno la beffa". "E poi si parla di progetti green in Europa" concludono.