
"I giovani vengono schiavizzati anche nei ristoranti rinomati"
Filcams Cgil di Lodi lancia l’allarme: "Abbiamo molti giovani lavoratori assunti per poche ore, ma schiavizzati per molto più tempo, notte e giorno. Molti casi, per paura, non vengono denunciati – spiega il sindacalista Ivan Cattaneo – ma noi sappiamo comunque che è un sistema molto diffuso e non solo nel sushi bensì anche nei ristoranti rinomati. Non dico che lo fanno tutti, ma molti. Non tanto scalare soldi in cambio dell’alloggio, però assumere per poche ore e farne lavorare molte di più, pagate poco o non pagate affatto. Il caso recente di un ragazzo di 30 anni malmenato perché si era iscritto al nostro sindacato per farsi seguire in merito a questa vicenda, è emblematico. Il lavoratore ha sporto denuncia ai carabinieri, che ci hanno anche chiamati per chiedere conto della situazione. Ma se questo è il trattamento che le aziende della ristorazione riservano ai loro dipendenti, capisco perché la gente non voglia più lavorare nel settore".
Infatti, avverte Cattaneo, "c’è il fenomeno delle dimissioni di massa, sia nei ristoranti sia nella grande distribuzione, perché giustamente il personale sta scappando: ci sono stipendi fermi al palo e condizioni di lavoro assurde. I giovani, se possono, scelgono di meglio". Per Cattaneo non è vero che alle nuove generazioni manchi la voglia di lavorare: "Questo è un capro espiatorio per nascondere tante diverse verità. In realtà i giovani si dicono “Ma perché devo vincolarmi con un contratto simile quando mi conviene fare tanti piccoli lavoretti, senza avere l’imposizione di condizioni di lavoro disumane, notte e giorno?“. Ho intercettato tantissimi ragazzi under trenta molto svegli, informati sul diritto del lavoro e che vogliono essere rispettati e non scendono a patti. Noi siamo con loro", conclude il sindacalista.
P.A.