Molestie, sedicenne denuncia profugo

Avrebbe cercato di toccarla, poi il controllo dei carabinieri nella palazzina di via Dosso

Ai carabinieri spettano le indagini

Ai carabinieri spettano le indagini

Guardamiglio (Lodi), 23 marzo 2018 - Ha cercato di metterle le mani addosso per palpeggiarla, ma lei si è divincolata ed è scappata denunciando l’accaduto. Il gravissimo episodio è avvenuto nella serata di mercoledì, attorno alle 20.30: vittima una ragazza adolescente di circa 16 anni residente in paese, che è stata avvicinata da un ragazzo che l’ha aggredita.

Sembra che, quando è avvenuto l’approccio violento, la teenager passasse per strada non distante dalla palazzina di via Dosso, dove dall’ottobre scorso sono ospitati poco più di una decina di richiedenti asilo. La giovane è riuscita però a sfuggire e a correre a casa, dove ha avvertito i genitori. Pochi minuti dopo sono giunti sul posto i carabinieri del Comando Compagnia di Codogno, visti mercoledì sera da testimoni oculari, che avrebbero approfondito i fatti, dopo la segnalazione, intervenendo all’interno dell’edificio: secondo quanto appreso un ragazzo straniero, poco più che ventenne, ospitato dalla struttura di accoglienza, sarebbe stato ascoltato sui fatti.

Ora occorre capire quali saranno i provvedimenti che verranno presi nei suoi confronti, se di natura penale e contestualmente di allontanamento dalla struttura se sarà accertato il suo coinvolgimento: solo nei prossimi giorni la situazione, sotto questo aspetto, sarà più chiara. Nella giornata di ieri, però a Guardamiglio, l’episodio ha fatto fatica a trapelare. Avvenuto nelle ore serali del giorno precedente, probabilmente il fatto non ha avuto un’eco vasta.

Anche il sindaco Elia Bergamaschi, interpellato ieri al telefono, era giunta alle orecchie la notizia ma «da una verifica diretta con i responsabili della cooperativa, mi è stato ribadito che c’è stato solo un controllo dei carabinieri attorno alle 21.30 presso la palazzina in seguito ad una segnalazione. Io sarei molto cauto sulla questione in quanto gli accertamenti sono in corso».

Il riserbo è strettissimo e, sotto certi aspetti, anche comprensibile visto che il centro migranti, prima ancora che fosse occupato dai giovani, era stato oggetto di due episodi gravissimi. Infatti, dapprima tra il 28 e il 29 settembre 2017, ignoti appiccarono un rogo a pianoterra dove bruciarono carta e legna e poi all’alba del 9 ottobre ci fu un vero e proprio raid con l’intrusione all’interno delle camere da letto al piano superiore, devastate dalle fiamme e vandalizzate a colpi di spranga con lo scopo molto probabile di lanciare un messaggio intimidatorio e di impedire o procrastinare l’arrivo dei profughi.