Frase anti leghista a Lodi, il presidente della Cri: "Qui non si discrimina"

Il presidente nazionale Francesco Rocca: approfondirò il caso

Francesco Rocca

Francesco Rocca

Lodi, 17 ottobre 2018 - "La Croce rossa è una casa di vetro, le cui porte sono aperte a tutti coloro i quali vogliano dedicare una parte delle proprie energie alla cura nei confronti dei più vulnerabili, senza alcuna esclusione pregiudiziale per chi vuole prestare assistenza, come per chi ne abbia necessità".

Dopo le prime rassicurazioni, lunedì, sull’avvio di un’idagine interna per verificare l’accaduto da parte della presidente della Cri di Lodi Lucia Fiorini, che si era detta “allibita”, ieri è stato il presidente nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, ad intervenire sui fatti denunciati da Eleonora Ferri, consigliera della Lega a Lodi, che si era sentita discriminata per le sue idee politiche, peraltro non manifestate, giovedì scorso, durante il corso base per diventare soccorritrice sulle ambulanze. "Chi vota Lega qui dentro non ci può stare", "visto che a Lodi negli ultimi tempi l’aria che si respira è quella che è, chi la pensa così e stasera è qui, ha forse sbagliato posto" avrebbe detto, secondo Ferri, un’istruttrice volontaria regionale mentre parlava del soccorso a immigrati e rifugiati. Ferri, che già ha prestato servizio sulle ambulanze con la Croce Verde Pavese e che ora, trasferitasi a Lodi, ha deciso di frequentare il corso base Cri per riprendere l’attività di volontariato, si è detta "ferita" da quelle parole, e ha chiesto il rispetto del codice etico della Cri.

Il senatore Luigi Augussori (Lega), anch’egli consigliere a Lodi, ha annunciato un’interrogazione parlamentare parlando di un’atteggiamento "intollerabile" e "anticostituzionale". Sulla questione anche l’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni (Lega) ha chiesto «che vengano presi i necessari provvedimenti affinché episodi simili non si ripetano mai più". "Sarà mia personale cura attivare tutte le procedure utili ad approfondire la segnalazione di Ferri attraverso gli organi interni competenti – ha aggiunto Rocca –. La Cri in Italia ha più di 160mila volontari. È quindi evidente che al suo interno sia rappresentata la più ampia pluralità di orientamenti: nessuna discriminazione può essere ammessa o tollerata. I nostri associati possono essere giudicati solo in base alla loro dedizione, disponibilità, capacità e piena aderenza ai principi fondativi che sono umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità".