Coronavirus: Lodi, Codogno e Sant'Angelo si attrezzano per riaprire ai pazienti contagiati

L’Unità di crisi dell’Asst ha deciso di aumentare i letti Covid negli ospedali

Il Pronto soccorso del Maggiore

Il Pronto soccorso del Maggiore

Lodi, 15 ottobre 2020 - La decisione è stata presa ieri dai vertici dell’Asst di Lodi che si sono riuniti nell’Unità di crisi: gli ospedali di Lodi e Codogno tornano ad accogliere pazienti Covid. È quanto deciso dall’organismo che durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus si è riunito almeno due volte al giorno per prendere tutti i provvedimenti decisivi per arginare la diffusione del virus.

Il Maggiore mette a disposizione della Regione 18 letti per i pazienti contagiati. Per quanto riguarda i letti di Terapia intensiva, al momento, Lodi rimane “pulita“ ma la Rianimazione ha la possibilità, con il personale attuale, di portare tra 14 e 16 i letti di Lodi e di mantenere anche i 4 di Codogno. Attualmente non sono arrivate altre richieste particolari dalla Regione, ma la crescita costante dei contagi e la seconda ondata della pandemia sempre più vicina stanno mettendo la Giunta Fontana davanti a una scelta quasi obbligata.

A Codogno il presidio spedaliero, primo in Italia ad essere stato chiuso per Coronavirus, ha invece deciso di chiudere da lunedì il reparto di Riabilitazione cardiologica per accogliere una decina di pazienti Covid positivi. A Sant’Angelo crescono i letti di sorveglianza. I 4 pazienti di un giorno fa sono diventati 6, con due ingressi di ieri da strutture esterne, e i letti stanno per diventare 20, estensibili fino a 40.

L’altra novità riguarda il Pronto soccorso di Lodi, che torna ad essere presidiato da un Covid triage all’ingresso; e l’ambulatorio di controllo per i malati Covid tornerà ad essere aperto a Codogno nell’area dell’ex Pediatria e a Sant’Angelo.