Codogno, treno si guasta appena partito: mattinata di rabbia per i pendolari

Soppressioni e ritardi a catena, i viaggiatori esasperati chiamano i carabinieri: "Adesso occupiamo i binari"

I viaggiatori ammassati sul treno che è stato fatto fermare a Codogno e Casale

I viaggiatori ammassati sul treno che è stato fatto fermare a Codogno e Casale

Codogno (Lodi), 1 novembre 2019 - Momenti di tensione ieri mattina alla stazione di Codogno. E per calmare gli animi, quando i pendolari hanno minacciato di occupare i binari, sono arrivati anche i carabinieri. Tutto, come ha spiegato poi in giornata Trenord, si è originato a seguito del guasto del treno 20400 partito da Piacenza alle 5,09 (con destinazione Milano Greco Pirelli) e che si è fermato dopo pochi chilometri all’altezza di Santo Stefano Lodigiano.

A quel punto è stato fatto arrivare fino a Codogno, ma non ha più proseguito il viaggio lasciando a piedi i passeggeri. «Conseguentemente – ha fatto sapere sempre Trenord – il regionale 20408 delle 6.54 da Piacenza ha viaggiato con 30 minuti di ritardo ed è arrivato a Milano Lambrate anzichè a Certosa e sempre con 30 minuti di ritardo ha viaggiato il 20405 da Milano Lambrate (anzichè Greco Pirelli) diretto verso sud». E poi ci sono state anche soppressioni. Attorno alle 8 a Codogno è stato caos. «Eravamo in attesa del regionale delle 8,22 in arrivo da Piacenza – racconta una pendolare – e solo all’ultimo hanno segnato che era cancellato. A quel punto abbiamo chiesto che facessero fermare un altro treno. Ma la nostra richiesta non è stata accolta. Quando anche il treno successivo per Milano, previsto alle 8.55 è stato segnalato con 35 minuti di ritardo (ne avrà poi 40) le proteste si sono fatte vibranti e qualcuno ha telefonato ai carabinieri».

Dopo un quarto d’ora i militari sono arrivati. Ma nel frattempo le proteste e le minacce di denunce e di mettersi sui binari hanno fatto sì che venisse fatto fermare un convoglio in arrivo da Bologna con fermate straordinarie a Codogno e Casalpusterlengo. «Il treno però – aggiunge la testimone – era strapieno, con gente che spingeva a Casale e Lodi per cercare di salire. Molti sono rimasti giù. E a bordo eravamo sardine» (come mostra la foto). «Io – racconta un altro pendolare – sono stato un’ora al freddo sulla banchina in attesa dell’arrivo di treni che invece non arrivavano. E nessuno ci avvisava».