Lodi, il futuro della Cattedrale Vegetale resta un rebus

Lodi, la nipote di Mauri: nessuna risposta dal Comune alle nostre richieste

Alcune colonne della Cattedrale crollate al suolo

Alcune colonne della Cattedrale crollate al suolo

Lodi, 7 gennaio 2019 - Cattedrale Vegetale, rimane ancora senza risposta l’appello lanciato un mese fa dai familiari di Giuliano Mauri sulla denominazione dell’opera, mentre le circa trenta colonne cadute (le ultime per il maltempo della scorsa settimana) restano depositate nell’area ex Sicc. «Tutto è fermo – dichiara Francesca Regorda, nipote dell’artista e vicepresidente dell’associazione a lui intitolata – L’esito della perizia promessa dal Comune deve ancora arrivare, ma quest’ultima poco vale, almeno finché il Comune non sceglierà se riconoscere l’opera come Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri, l’ideatore di questa forma d’arte per la quale è conosciuto in tutto il mondo, oppure se continuare a chiamarla Cattedrale Vegetale della Città di Lodi, negando senza alcun rispetto ogni riconoscimento all’artista che l’ha creata. Del resto, poi, i turisti vengono in città per vedere la cattedrale della città di Lodi e non di Mauri? Non credo proprio».

Regorda sottolinea anche l’assenza di migliorie sull’area. «Abbiamo insistito – dice – per ottenere un infopoint e un’area ristoro e perchè fossero effettuati interventi di manutenzione del verde, ma nulla è stato fatto». Intanto anche il gruppo consiliare del Pd intende chiedere lumi: il capogruppo Simone Piacentini ha depositato un’interrogazione sulla Cattedrale Vegetale che sarà discussa in uno dei prossimi Consigli comunali. Sono tre le domande poste alla Giunta: «In primo luogo, chiediamo il contenuto della perizia che doveva essere consegnata prima di Natale, per capire se c’è la volontà di ricostruirla o meno – spiega – il secondo punto è invece rappresentato dall’investimento che l’amministrazione potrebbe fare sull’area: per ora l’unica realtà a intervenire è stata Asvicom, che ha installato le panchine. La Giunta cosa vuole fare? L’ultimo punto tocca invece la questione del nome: che problema c’è a riconoscerla come opera di Mauri?».