San Colombano, foto osé: l’ombra del bullismo sessuale a scuola

Dopo la segnalazione indagano gli inquirenti

Le scene di violenza tra coetanei sarebbero circolate nell’istituto scolastico di San Colombano attraverso gli smartphone

Le scene di violenza tra coetanei sarebbero circolate nell’istituto scolastico di San Colombano attraverso gli smartphone

San Colombano (Lodi), 13 maggio 2019 - Nel Lodigiano si torna a parlare di foto osée bullismo nelle scuole. Questa volta il presunto caso si sarebbe verificato a San Colombano. Gli accertamenti da parte degli inquirenti sono in corso e al momento non ci sarebbero ancora denunce o indagati. Eppure, nel piccolo comune, preoccupano alcune segnalazioni dei genitori emerse dopo i tradizionali incontri di educazione alla legalità promossi dall’Arma tra i banchi degli istituti scolastici locali. Segnalazioni che sono arrivate ai carabinieri. Sulla questione, però, al momento c’è stretto riserbo. Stando a quanto appreso, i militari starebbero indagando in merito alla circolazione di foto osé e video che contengono atti di bullismo commessi da ragazzini verso coetanei. Video che sarebbero anche circolati sugli smartphone dei giovanissimi del paese.

I fatti risalirebbero allo scorso inverno e hanno di nuovo allarmato le famiglie dopo quanto accaduto qualche mese fa a San Colombano, quando è stato portato alla luce un grosso giro di spaccio e consumo di droga tra minori che coinvolgeva oltre cinquanta ragazzini tra i 13 e i 18 anni; dei quali meno di una decina erano maggiorenni. Di anno in anno i carabinieri stanno incontrando gli alunni per metterli in guardia su fenomeni quali il bullismo, il cyberbullismo, l’utilizzo spropositato delle nuove tecnologie e la droga. Durante l’anno scolastico in corso, però, questi appuntamenti sono stati intensificati proprio in seguito alla scoperta del giro di droga.

Il prossimo incontro alla scuola primaria sarà il 14 maggio, mentre alla secondaria di primo grado i carabinieri sono già stati il 10 maggio. A marzo, un 15enne iscritto a una scuola di Lodi, era stato denunciato dalla polizia per estorsione e pornografia minorile. Secondo l’accusa, il ragazzo avrebbe ricevuto sul cellulare foto osé, spedite ingenuamente da una 13enne, per poi divulgarle tra giovani della loro stessa scuola e non solo. Avrebbe quindi preso di mira la ragazzina, chiedendole altre immagini e minacciandola di mostrare le precedenti ai genitori