A PEZZI L’asfalto si sgretola sui marcipaiedi: passeggiate rischiose
Lodi, 14 marzo 2018 - «Questa buca? C’era da prima che nevicasse. Ogni tanto fanno dei rattoppi che poi saltano via. Su questo marciapiede passano tanti pedoni, gente con le carrozzine o in bicicletta: bisogna proprio rifarlo». Gloria Bonini abita in via Moro dove una piccola voragine attorno ad un tombino è l’epicentro di un tratto di marciapiede carrabile, di accesso ai box, completamente ‘smangiato’: «Oltre alle buche, che qui in zona sono tantissime, c’è il problema della ghiaia, che fa scivolare chi è in bici. Anche le ruote delle auto sono a rischio».
Anche Luigi Biffi, pensionato, parla di una situazione di dissesto in zona Albarola che va avanti da tempo: «Avevamo segnalato ai vigili la buca alla base del dosso che funge da attraversamento pedonale, all’ingresso di via Moro, che esiste da almeno un paio d’anni: l’hanno appena rattoppata, ma non terrà molto. E poi la strada è dissestata anche in zona Coop». «Anche le vie Saragat e Rossa sono piene di buche - aggiunge Regina Wraga -. Si aprono tra le diverse strisciate d’asfalto o vicino ai tombini. In condizioni peggiori sono i marciapiedi».
Anche se la gelata ha aperto delle vere e proprie ‘voragini’ nelle strade, come quella, simbolica, di via Togliatti, la gente sottolinea soprattutto il cattivo stato dei marciapiedi. «Alle Baste (tra Pratello e Fanfani) sono tutti rotti; il gelo li ha solo peggiorati», rimarca Giuseppe Rana. Un esempio è il marciapiede-ciclabile di via Cabrini, che si è ‘sgretolato’, mettendo a rischio ciclisti e pedoni. «Purtroppo l’azione nefasta del sale, che reagisce chimicamente indebolendo l’asfalto, e dell’acqua, che si ghiaccia espandendosi, provoca le buche, ma subito dopo la gelata abbiamo cominciato ad intervenire con rattoppi a freddo: stiamo cercando di fare il meglio e più alla svelta possibile - afferma l’assessore alla Viabilità, Alberto Tarchini -. Abbiamo anche un piano asfalti da 1,3 milioni di euro che riguarderà 14 vie, con riqualificazioni totali o di alcuni tratti, tra cui, solo per citare le principali arterie, via Cavallotti, viale Trento e Triste e corso Mazzini. I classici ‘lavori agostani’, che si fanno quando clima e riduzione del traffico rendono tutto più agevole«.