Casale, bracconiere attira allodole con un richiamo e uccide specie protette: denunciato

Lo hanno colto in flagranza di reato le guardie del WWf di Lodi che hanno allertato i carabinieri

Una guardia in servizio

Una guardia in servizio

Casalpusterlengo (Lodi), 18 ottobre 2022 - Abbattimento di specie particolarmente protette e utilizzo di mezzo vietato di caccia, bracconiere denunciato. L’uomo, un bresciano, è stato pizzicato dalle guardie del Wwf di Lodi a Zorlesco, Frazione di Casalpusterlengo. Gli ambientalisti erano impegnati nell’“Operazione Alauda”, nata per tutelare le specie in via d’estinzione e hanno constatato il mancato rispetto delle regole da parte del cacciatore. “L’uccello preso di mira, una allodola, è una delle prede preferite e spesso viene attirato con richiami acustici vietati- spiegano le guardie del WWf Lodi-. Per rallentare la sua corsa verso l’estinzione, quindi, la caccia è contingentata. E proprio il bresciano è stato colto in flagranza di reato, mentre utilizzava un richiamo acustico vietato, impostato sul canto dell’allodola ed aveva abbattuto due migliarini di palude e una pispola, tutti esemplari protetti. Un migliarino era ancora a terra con l’ala frantumata”. Sono stati quindi fatti intervenire i carabinieri casalini, che gli hanno sequestrato il fucile, il richiamo vietato e gli uccelli protetti abbattuti. Poi le denunce.

L’attività delle Guardie Venatorie WWF si colloca all’interno delle strategie previste dal Piano Nazionale antibracconaggio, approvato in conferenza Stato-Regioni nel 2017 e predisposto come risposta alla Procedura d’Infrazione che vedeva l’Italia imputata di mancata implementazione della Direttiva comunitaria in difesa degli uccelli selvatici. L’uso dei richiami acustici vietati è uno dei principali problemi: servono per attirare gli uccelli in gran numero. L’allodola, così come altre specie diventa un bersaglio facile e con l’ausilio di questi strumenti vietati, sono possibili carnieri di centinaia di esemplari di piccoli uccelli per singolo cacciatore.

“Una strage finalizzata poi al commercio illegale degli animali abbattuti. L’Italia ha il primato europeo per quanto riguarda il bracconaggio ed è seconda solo all’Egitto nel bacino del Mediterraneo: sono più di cinque milioni gli uccelli abbattuti illegalmente ogni anno- prosegue -. La Lombardia è la regione italiana a più alto tasso di illeciti venatori: l’abbattimento di specie protette è in talune zone la norma e la provincia di Lodi risente di questa problematica per l’arrivo di cacciatori da altre province”. Si invitano i cittadini a segnalare eventuali animali selvatici in difficoltà e casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 3287308288, o tramite la pagina Facebook www.facebook.com/guardiewwflombardia”