Bosco di Cavacurta, il Parco Adda Sud acquista il terreno

Rogitata la proprietà del fondo grazie a un investimento di 140mila euro. In autunno le piantumazioni a carico della Regione

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Il Parco Adda Sud di Lodi procede nell’intento di aumentare le aree a bosco del proprio territorio. Francesco Bergamaschi, presidente dell’ente, conferma quindi la riuscita di un progetto che avanza verso questa direzione."Procede il percorso per la realizzazione del Bosco di Cavacurta, frazione di Castelgerundo – chiarisce –. Con molta soddisfazione mi sono recato dal notaio per rogitare la proprietà del fondo, in fregio al tracciato della Vecchia Strada Cremonese, oggi ciclopedonale provinciale, detta dorsale dell’Adda, che da Lodi raggiunge Maleo: la tratta specifica collega le località di Camairago e Cavacurta (già comuni autonomi che si sono recentemente fusi a formare il comune di Castelgerundo), appena egregiamente illuminata. Utile quindi per una fruizione anche notturna".

L’acquisto del terreno di 31.400 metri quadrati è costato 140 mila euro, oltre le tasse.

In autunno inizieranno le lavorazioni e le piantumazioni necessarie a velocizzare la naturale forestazione, per una ulteriore spesa stimata in 132mila euro. Il quadro economico complessivo ammonta a 273mila euro, di cui 259mila a carico di Regione Lombardia e con il concorso del comune di Castelgerundo per 10mila euro.

Il nuovo bosco è stato finanziato da Regione Lombardia, tramite il bando “Infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità“.

"Nell’area si realizzerà un bosco con un’occupazione della superficie superiore al 70%: 2,82 ettari di bosco su 3,14 complessivi (89,8%). Il rimboschimento avrà una densità di impianto pari a 1.450 pianteettaro. Le piantine utilizzate avranno età dai 3 anni e dovranno possedere certificato di origine: originate da seme e non per via agamica e prodotte con materiale proveniente dalla Regione B-Pianura Padana" dettaglia l’esperto.

La composizione sarà riferita alla tipologia forestale di riferimento. Le piantine saranno protette con ripari in fibre di legno biodegradabile e materiali in fibra vegetale. La cintura che separa il rimboschimento dal confine esterno dell’area sarà seminata con un miscuglio apistico biologico, ovvero composto da specie adatte agli Apoidei (imenotteri), caratterizzato da almeno 13-15 specie a fioritura prolungata e scalare.

Paola Arensi