"Bello vedere un po’ di ripresa. Ma il Covid c’è"

Il sindaco di Castiglione, primo focolaio due anni fa, avverte: un picco di 262 contagi a gennaio e settimana scorsa 10 giovanissimi

di Paola Arensi

A Castiglione, primo focolaio Covid di due anni fa, i ricordi fanno ancora male. Il sindaco Costantino Pesatori parla di una situazione nettamente migliorata ma ricorda anche che il Covid c’è ancora. E che il caro prezzo di vite umane pagato per l’emergenza sanitaria sarà impossibile da dimenticare. Il paesino, lontano pochi chilometri da Casale e Codogno, ha vissuto momenti veramente drammatici. L’intensità dei contagi durante i primi mesi di Covid aveva attirato anche l’Università degli studi di Milano, che ha incoraggiato i cittadini a partecipare agli screening proposti. L’ultimo è stato effettuato nel 2021, anche sugli animali domestici.

A due anni da questi spaventosi frangenti, Pesatori ricorda: "Sono stati periodi molto impegnativi, lunghi, faticosi e naturalmente oggi c’è una situazione molto diversa rispetto a quella di due anni fa. Adesso è bello vedere un po’ di ripresa, rinascita, riscatto, ma non possiamo dimenticare quella brutta pagina della nostra storia che c’è stata e rimarrà dentro di noi". Ora la situazione è davvero migliorata: "Anche se noi, a dire il vero, abbiamo raggiunto comunque, a livello di contagi, un picco di 262 positivi ancora questo gennaio. Fortunatamente, però, tante persone erano vaccinate e hanno affrontato il virus a testa alta, riuscendo a guarire abbastanza facilmente. E questa è stata la dimostrazione che i vaccini in qualche modo sono serviti".

Sulla vita, in generale, della sua comunità, il primo cittadino insiste: "C’è voglia di ripresa ma la situazione è ancora pesante e l’emergenza non è ancora finita – prosegue – Settimana scorsa abbiamo avuto ancora dieci nuovi casi, diversi anche i bambini e i giovani contagiati. Significa che il virus sta circolando tuttora. Gli anziani si sono preservati rimanendo in casa. Siamo fiduciosi e speranzosi, ma dobbiamo convivere col virus che, tra l’altro, presenta forme diverse e situazioni altalenanti. Speriamo però che tutto si definisca in modo determinato per uscirne vittoriosi".