CARLO D'ELIA
Cronaca

Assalto al portavalori sull'A1, a caccia di immagini utili

In Procura si lavora senza sosta per dare un volto ai banditi che hanno messo a fuoco l’A1 tra San Zenone e Lodi Vecchio

Milano, 1 febbraio 2020 - Sul caso in Procura si lavora senza sosta. Ieri si è tenuto ancora un faccia a faccia negli uffici giudiziari di viale Milano con i vertici della Squadra mobile di Lodi che sulla vicenda stanno indagando anche con il supporto dei colleghi della Questura di Milano. Gli inquirenti sono alla ricerca di elementi utili per riconoscere i componenti della banda che martedì sera sull’A1 Milano-Bologna, tra San Zenone Ovest e Lodi Vecchio, ha tentato l’assalto al portavalori Battistolli Group che trasportava 5 milioni di euro.

«Stiamo indagando a 360 gradi«, ha assicurato giovedì il procuratore di Lodi Domenico Chiaro, aprendo un fascicolo per tentata rapina aggravata, riciclaggio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Le indagini si stanno concentrando sulla ricerca di immagini utili e testimonianze. Sotto esame anche le telecamere del tratto autostradale. Altri indizi utili potranno arrivare dal controllo dei telai delle 13 auto rubate e date alle fiamme per rallentare l’arrivo dei soccorsi: per gli inquirenti sarebbero state rubate circa un anno fa. Raccolti elementi anche sul cavalcavia di San Zenone dove tre uomini incappucciati avrebbero monitorato tutta l’operazione: sono state trovate due valigie piene di chiodi a tre punte, un estintore e un proiettile all’interno di una Ford Focus station wagon.