Annegata in piscina, finisce sotto la lente il denaro avuto in dono

Migliaia di euro versati dal compagno

Josephine Odijie, 35 anni

Josephine Odijie, 35 anni

Castelgerundo (Lodi), 11 giugno 2018 - Le indagini sulla morte di Josephine Odijie, la donna nigeriana di 35 anni trovata senza vita il 3 giugno nella piscina della cascina Reghinera a Castelgerundo, nel Basso Lodigiano, proseguono in tutte le direzioni, compresa quella finanziaria.

La procura di Lodi, infatti, vuole comprendere la natura di quelle importanti donazioni che la donna riceveva proprio dal suo compagno Stefano Acerbi, 78 anni, imprenditore agricolo lodigiano. Si trattava di una pretesa della nigeriana, oppure di una dimostrazione d’amore spontanea? Data la natura cospicua delle elargizioni, che ammontano a diverse migliaia di euro, ogni elemento possibile per chiarire se siano importati per comprendere cosa è accaduto è al vaglio degli esperti. Intanto, in queste ore sono attesi gli esiti degli esami tossicologici. Un perito nominato dal procuratore Domenico Chiaro sta cercando di capire se ci siano  tracce di veleno nel corpo della nigeriana.

Per il momento un solo aspetto è certo: Josephine è morta per annegamento. Questa è la verità stabilita dall’autopsia effettuata al dipartimento di Medicina legale dell’ospedale di Pavia. La 35enne di origini nigeriane trovata morta, nuda, sul fondo della piscina, non avrebbe perso la vita a causa di un malore, come il suo compagno 78enne riteneva invece plausibile. È il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, a spiegare che nessuna pista viene esclusa e si indaga sulla peggiore delle ipotesi, quindi per omicidio.

E' escluso anche il malore legato a una possibile congestione, perché la donna era a stomaco vuoto. A insistere su questo possibile scenario era stato il compagno della donna, Stefano Acerbi, che al momento della morte si trovava in Toscana per una weekend in barca con amici. Josephine aveva lividi dappertutto, soprattutto all’altezza di gomiti e ginocchia. E gli inquirenti stanno cercando di capirne l’origine.