Castellanzese, è crisi conclamata "Guardatevi in faccia e reagite"

Il presidente neroverde Affetti è chiaro dopo il quarto ko: "Non attacchiamoci alle scuse. Non siamo stati all’altezza"

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CASTELLANZA

Cinque gare, quattro sconfitte. Solo tre punti in cascina. Società e tifosi avevano la bocca buona dallo scorso campionato vinto ai playoff. Ma ora la Castellanzese non decolla. Contro la Brianza Olginatese il gol di Ferrandino al 10’ aveva illuso. Invece, nella ripresa, un gol di Ekuban al 29’, molto contestato dai padroni di casa perché la sfera non avrebbe varcato la linea bianca, e una sassata di Cavagna al 44’ hanno fatto prendere ai tre punti la strada di Olginate. Il presidente Alberto Affetti, che ha preso la squadra in seconda categoria e l’ha portata in D nel giro di poche stagioni, analizza: "Il momento è difficile, la Castellanzese in serie D non ha mai provato un periodo del genere, bisogna andare a fondo e capire l’origine, la causa di questo scoglio". Lui, però, un’idea se l’è già fatta: "La squadra vista oggi (domenica ndr) ha molte difficoltà e soprattutto sembra avere paura: di vincere, di perdere, del risultato". E la paura attira, continua il numero uno dei neroverdi, "mancanza di gestione con il rischio di soccombere". Dalla disamina al consiglio alla società dal primo all’ultimo dei suoi componenti il passo è breve: "Invito tutti , a partire dallo staff tecnico e dai giocatori – conclude – a guardarsi allo specchio e farsi un’analisi autocritica che porti a un cambio radicale, non attacchiamoci alle varie scuse, guardiamo alla prestazione che non è stata all’altezza di una Castellanzese che ha ben altri obiettivi in campionato".

Cristiano Comelli