Legnano, il bilancio della piscina Villa fa acqua anche col caldo estivo

L’impianto fatica a mantenere i conti in ordine e le difficoltà sono aumentate con la chiusura di una seconda vasca

Piscina Villa di Legnano

Piscina Villa di Legnano

Legnano -  Non ci sono ancora i dati dei primi 10 giorni di apertura a confermarlo ufficialmente, ma non è difficile prevederlo: almeno per quanto riguarda i conti e gli incassi, la stagione estiva della piscina comunale Villa di Legnano rischia di determinare un ulteriore colpo negativo a una struttura e a una società di gestione, Amga sport, che negli ultimi due anni ha già dovuto affrontare difficoltà di ogni tipo. A giustificare questa proiezione è la situazione strutturale dell’impianto, che ha costretto i gestori ad aprire solamente la vasca da 50 metri di viale Gorizia, la stessa che - anche in questo caso unica vasca attiva - dovrà sostenere anche tutta la prossima stagione invernale, con le conseguenze sull’organizzazione delle società sportive che qui hanno casa e che faticheranno a trovare gli spazi necessari.

Cosa comporta la decisione di aprire la sola vasca da 50 metri? Nella sostanza allontana dall’impianto legnanese le famiglie che, con bimbi di una certa età al seguito, avevano la possibilità di contare su una seconda vasca a loro dedicata e che nelle stagioni pre Covid avevano costituito un’importante fonte di entrate. Le perdite d’acqua rilevate alla vasca in questione unite alla necessità di contenere i costi - considerazione che aveva messo a rischio anche la stagione invernale - hanno spinto in questa direzione, ma i conti a fine stagione potrebbero ulteriormente penalizzare un bilancio già traballante. Anche perché le tariffe, comunque aumentate di 50 centesimi, non sono proprio “popolari“: 8,5 euro durante la settimana (ridotto a sette euro) e 12 euro (10 il ridotto) nel fine settimana. Malgrado le "iniezioni di fiducia" degli ultimi due anni di pandemia da parte dell’amministrazione comunale (leggi alla voce contributi, per due anni assestati intorno ai 200mila euro) e la previsione di altri 300mila euro, utili per salvare le sorti della società di gestione, l’estate potrebbe portare brutte notizie per quanto riguarda le presenze.