Legnano, via Ratti di nuovo allagata: "Non è cambiato nulla"

Il nubifragio di domenica che si è abbattuto sulla strada del centro ha procurato gli stessi disagi e danni della bomba d’acqua della primavera di tre anni fa

Box e negozi allagati, danni per decine di migliaia di euro nel maggio 2018

Box e negozi allagati, danni per decine di migliaia di euro nel maggio 2018

Legnano -  Amministrazione comunale e Cap Holding si ritroveranno questa mattina per cercare, ed è l’ennesima volta, una soluzione alle esondazioni della condotta fognaria nell’ultimo tratto di corso Magenta e in via Ratti, che fanno da corollario agli eventi atmosferici più violenti, ma una cosa è certa: i video girati domenica in occasione del violento acquazzone che ha preceduto il Palio riferiscono di una situazione che è diventata ormai intollerabile per chi ha casa o attività in questa zona. L’acqua che prorompe dai tombini, allagando interamente l’incrocio tra corso Magenta, via Ratti e via Buozzi, infatti, è stata ancora una volta il simbolo evidente di un problema presente da anni ma che non ha mai trovato una soluzione.

Nella giornata di domenica la vicesindaco Anna Pavan e l’assessore alle Opere pubbliche Marco Bianchi si sono recati sul posto per verificare la situazione nell’immediato, a partire da viale Toselli (che è stato chiuso al traffico per acqua abbondante sulla superficie stradale), e poi nella zona di Corso Magenta: "Si tratta di un punto in cui convergono tre rami di fognatura importanti – era stata la prima valutazione di Bianchi -. Se ognuno dei tre è pieno e il flusso si concentra in un solo punto l’acqua, che dovrebbe defluire attraverso l’unica condotta in direzione cimitero, non ha sfogo e tende a "rimbalzare" salendo o tornando indietro. Non è quindi un problema di situazione in superficie, dovuto a insufficienza delle caditoie nei tratti di corso Magenta in cui la pavimentazione è stata recentemente sistemata; si tratta piuttosto di risolvere un problema alla rete sotterranea" Appunto: proprio con il lavoro effettuato in superficie e il riallineamento delle pendenze, si leggeva nella relazione che aveva preceduto i lavori poi effettuati, si sperava di risolvere il problema, cosa poi non accaduta.

«L’esondazione fognaria del 19 settembre è l’esatta copia di quanto accaduto il 9 maggio 2018 in Legnano corso Magenta, via Ratti, via Buozzi, a conferma ulteriore di una situazione di estrema gravità, che chiediamo venga risolta urgentemente con le opportune opere di adeguamento fognario, idrico e idrogeologico, guardando alla totalità della grave situazione di questa zona della città e alla città – è il commento al video dell’esondazione di Antonietta Rebolini, la "pasionaria" che da anni si batte per la sistemazione del sistema fognario -. Riteniamo che queste ripetute e costanti esondazioni siano un vero attentato alla salute dei cittadini coinvolti alle prese con acque putride, maleodoranti e sottoposti a continui stress. Cara Capholding o per esse Assicurazioni Generali, evitate per favore di non risarcire ancora una volta i cittadini e i commercianti con la scusa che si sia trattato di evento eccezionale...".