Tragedia di Parabiago: l’allarme è inutile, i ragazzi di nuovo sulle rotaie

Triste pellegrinaggio degli amici di Abdul, il ragazzo travolto e ucciso dal treno. Intervengono i carabinieri

I ragazzi sui binari in stazione

I ragazzi sui binari in stazione

San Giorgio su Legnano (Milano), 22 novembre 2018 - «Ve lo spiego io come è morto mio fratello, così la finite di scrivere caz...te». Il dolore e la rabbia di Anas, 19 anni, fratello di Abdul. «Io non ero presente però me lo hanno raccontato gli altri. Mio fratello e degli amici erano in stazione a Parabiago, alcuni si sono staccati, e in fondo è rimasto solo Abdul con un suo amico, da lì è partita una sfida».

La “sfida”, in realtà, nascondeva soltanto un gesto, quello del tredicenne amico della vittima che avrebbe preso un accendino per buttarlo in mezzo ai binari. «Si è rivolto a mio fratello dicendogli che non avrebbe avuto il coraggio di andare a prenderlo. Ma lui non si è tirato indietro». Abdul non avrebbe visto il treno che lo ha travolto, nonostante l’avvertimento degli amici presenti. «Pensava fosse il convoglio in arrivo sul binario opposto, in direzione di Milano, e non si è accorto di quello che gli stava venendo addosso». Ieri mattina il punto in cui è morto Abdul è diventato meta di pellegrinaggio degli amici, che incuranti del passaggio dei convogli, anche a forte velocità, sono addirittura scesi dal marciapiede per raggrupparsi sul binario. Sono dovuti intervenire più volte i carabinieri per allontanarli, tanto che a un certo punto un militare è stato messo “di guardia” per tenerli opportunamente a distanza dalla linea.