Teatro sociale di Luino: adesso è del Comune

L’amministrazione diventa proprietario della storica sala che verrà riqualificata. Il sindaco Bianchi annuncia: "Sarà intitolata a Dario Fo e Franca Rame".

Teatro sociale di Luino. Adesso è del Comune

Teatro sociale di Luino. Adesso è del Comune

Un passo atteso, il Comune di Luino diventa proprietario del Teatro sociale: la Società operaia di mutuo soccorso (Soms) ha accettato la proposta basata su un’approfondita valutazione condotta dall’Agenzia delle Entrate. Il teatro inoltre sarà intitolato a Dario Fo (nato a Sangiano e cresciuto tra Portovaltravaglia e Luino) e Franca Rame, coppia di grandi artisti i cui nomi sono fortemente legati al territorio luinese.

L’acquisto del Teatro sociale, sala storica, inaugurato nel 1889, offre opportunità straordinarie per il miglioramento delle sue funzioni culturali, l’amministrazione comunale intende infatti avviare importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione con l’obiettivo di creare un ambiente ancora più accogliente e funzionale per gli spettatori.

La collaborazione con la Soms e l’Agenzia delle Entrate è stata essenziale per giungere a questa decisione che segna un passo significativo verso un futuro più ricco di opportunità culturali. Enrico Bianchi, sindaco di Luino commenta: "Il Comune si impegnerà in un grande investimento per migliorare la struttura del Teatro sociale. L’intitolazione, inoltre, rappresenta un omaggio sentito alla straordinaria eredità artistica lasciata da Dario Fo, premio nobel per la letteratura e Franca Rame".

Soddisfazione esprime Antonella Sonnessa, vicesindaca con delega al patrimonio: "È un grande risultato per questa amministrazione e ringrazio, a nome di tutta la Giunta, la Soms per aver accettato la nostra proposta". Sull’intitolazione si sofferma Serena Botta, assessore alla cultura che fa rilevar:e "Stretta, annodata, al desiderio di acquisire il Teatro sociale c’sempre stata la volontà di intitolarlo a Dario Fo e Franca Rame. Due grandissimi artisti fortemente legati al nostro territorio. Le loro professionalità sono state riconosciute a livello mondiale ma, forse, ancora poco a livello territoriale. Insomma, un nobel per la letteratura non si vince per caso. Intitolare il nostro amato teatro a due artisti di tale calibro ci è sembrato il minimo tributo".