Soprusi e umiliazioni in famiglia, mamma e quattro bimbi si costituiscono parte civile

A processo l’ex convivente di 49 anni della donna accusato di maltrattamenti. I fatti sono avvenuti a Robecco sul Naviglio tra il 2018 e il 2019

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Si è aperto con la costituzione di parte civile della mamma e dei suoi 4 bambini il processo per maltrattamenti in famiglia, per fatti avvenuti a Robecco sul Naviglio, cominciato l’altro giorno al tribunale di Pavia. Prima udienza che ha visto come imputato il 49enne ex convivente della donna. Il dibattimento dovrà arrivare a stabilire la verità su quanto accaduto, nell’arco di un anno, tra il mese di luglio 2018 e lo stesso mese del 2019. Il giudice per l’udienza preliminare ha ritenuto che tutti gli elementi raccolti dall’accusa in sede di indagini preliminari erano meritevoli di essere vagliati in dibattimento. "La costituzione di parte civile della mia assistita è il primo, piccolo passo, dopo una lunga attesa – ha commentato l’avvocato Susanna Marangoni che tutela i diritti della donna e dei suoi bimbi – Quello avvenuto a Robecco è l’ennesimo caso di violenze consumate all’interno di una casa. Casi oggi, purtroppo, sempre più frequenti che vanno denunciati affinché si arrivi ad un processo". Entrambe le parti erano in aula in un clima di grande tensione. La donna, da quel periodo, ha cambiato residenza. Ma permangono ancora numerose difficoltà per uscire da un vero incubo. Stando al decreto che ha disposto il rinvio a giudizio dell’uomo anche i bambini erano oggetto di soprusi e umiliazioni. In un caso uno dei bambini sarebbe stato afferrato per il collo dal padre stanco di sentirlo litigare con il fratellino. Lo avrebbe poi trascinato in bagno sempre tenendolo afferrato per il collo. Vi sono poi frasi pronunciate dall’uomo che hanno convinto il gup a rinviarlo a giudizio. Graziano Masperi