L’aspirante sacerdote-orco cacciato dal seminario di Venegono

Il provvedimento dell’Arcivescovado nei confronti del cuggionese accusato di avere soggiogato una quindicenne all’oratorio

L’oratorio di Cuggiono, frequentato dal seminarista nell’estate del 2020

L’oratorio di Cuggiono, frequentato dal seminarista nell’estate del 2020

Cuggiono (Milano) - A parte l’ambiente oratoriano, che conosce il protagonista di questa storia proprio per averlo visto operare, ieri in paese erano poche le persone che commentavano (perché ne erano venuti a conoscenza) la notizia del divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex seminarista che avrebbe abusato sessualmente di una quindicenne, approfittando di un momento di difficoltà che la giovane stata attraversando. Il giovane indagato, che oggi ha 26 anni, aveva frequentato l’oratorio per diversi anni quando era ragazzo. Poi col lavoro si era staccato e non era più un frequentatore assiduo. Nel settembre del 2019, con un diploma in tasca, aveva deciso di entrare in seminario, a Venegono. L’avevano accompagnato un gruppetto di giovani oratoriani e sui social della parrocchia si leggeva "tutti noi ti sosterremo sempre nelle preghiere per il cammino che vivrai". 

Al termine del primo anno il giovane seminarista - come prassi consolidata - è tornato nella sua parrocchia per trascorrere i mesi estivi e vivere nuovamente in quell’ambiente che ben conosceva, ovvero l’oratorio. Lo scorso anno, a causa del Covid, l’oratorio estivo era stato organizzato in maniera differente, con i ragazzi divisi in piccoli gruppi e assegnati in luoghi differenti, e per un periodo inferiore rispetto al passato. La violenza sarebbe accaduta proprio in quel periodo. Dapprima con l’invio insistente di messaggini, anche sui canali social. Poi con gli abusi veri e propri. 

La ragazza, superato il momento più critico, ha poi svelato quella relazione. "Non appena è emersa, nello scorso mese di gennaio, l’ipotesi di reato a carico del seminarista, il suo percorso formativo seminaristico è stato interrotto e il ragazzo è stato espulso dal seminario", precisa l’Arcidiocesi di Milano. "Contestualmente, il parroco si è rivolto ai genitori della vittima informandoli dell’ipotesi emersa e informandoli del loro diritto di adire alle vie legali". Sulla vicenda il parroco di Cuggiono, don Angelo Sgobbi, preferisce non commentare. Dopo l’arresto del viceparroco di Busto Garolfo, venerdì, l’Arcivescovado si era premurato di comunicare l’episodio. 

Per questo caso invece nulla. Forse in considerazione che la persona indagata non è un sacerdote ma semplicemente un ex seminarista che aveva da poco iniziato il suo cammino di studio. Oggi in paese si celebra la patronale. Non è escluso che per l’occasione il parroco dica qualcosa in merito. C’è un collegamento tra l’episodio di Cuggiono e quello di Busto Garolfo? Il fatto che i provvedimenti restrittivi siano stati emessi, seppur da due differenti Procure, nello stesso giorno e che per entrambi lunedì si terrà l’interrogatorio di garanzia lo lascia presumere. I due è dato per certo che si conoscevano. E forse qualche contatto è stato rintracciato anche nelle loro conversazioni.