Risse, spaccio e degrado: grida d’aiuto da via Porta

Le proteste e i resosconti degli inquilini delle case Aler dell’Oltresempione al centro del dibattito del Consiglio: "Dove sono gli interventi promessi?"

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di Paolo Girotti

Cosa fare per risolvere i problemi degli inquilini delle case Aler di via Porta, nel rione dell’Oltresempione, costretti a subire piccole sopraffazioni continue in un luogo dove la legalità non viene sempre rispettata e la manutenzione dell’immobile lascia spesso e volentieri a desiderare? Di questo problema si discute ormai da anni, ma questa sera i consiglieri comunali della Lista Toia torneranno a chiedere conto della situazione facendo seguito alle ultime segnalazioni messe nero su bianco dagli stessi residenti delle case di via Porta – quelli alla ricerca di legalità – lo scorso mese di luglio, e che avevano portato a una serie di incontri con gli amministratori legnanesi e con il sindaco di Legnano Lorenzo Radice.

"Nelle case Aler di via Carlo Porta gli inquilini e i negozianti lamentano una grave situazione di degrado sociale – scrivono nella loro interrogazione i consiglieri comunali –: risse, furti, topi e scarafaggi sono all’ordine del giorno": considerato che "i continui litigi, dovuti a probabile spaccio di droga e forse prostituzione, sono causati dalla presenza costante di persone estranee al condominio che trovano qui il loro rifugio e ritrovo", che "i problemi di sicurezza e di pericolo in cui si trovano i condomini, i negozianti e tutti gli altri residenti del quartiere, sono diventati ormai un fatto quotidiano" e che, infine, "i cittadini da tempo hanno rappresentato al tavolo di Aler e del Comune la grave situazione e avanzato alcune semplici richieste sia sul fronte della sicurezza che su quello igienico sanitario", i consiglieri chiederanno di capire perché ad ora non si sia ancora intervenuti.

Va sottolineato che all’indomani delle proteste di luglio, gli incontri tra residenti e amministratori legnanesi avevano portato a identificare almeno due interventi da mettere in atto. Era stato proprio il primo cittadino di Legnano, Lorenzo Radice, a ribadire che per quanto di competenza del Comune si sarebbe presto partiti ampliando il sistema di controllo del vicinato nell’area di via Porta e in secondo battuta anche quest’area sarebbe stata interessata da un servizio innovativo lanciato nel quartiere Canazza, vale a dire il servizio di "custode sociale".

All’indomani di quella indicazione di massima, però, non erano state specificate scadenze temporali precise e l’assessore competente, Anna Pavan, sarà probabilmente chiamata a definire con maggiore precisione il via a queste iniziative. Va anche ricordato che a pochi passi dalle case Aler di via Porta oggi al centro dell’attenzione sarà presto ultimato il lavoro di ristrutturazione, durato anni, di un altro blocco di case Sap: conclusi i lavori Aler procederà con l’assegnazione di oltre cinquanta appartamenti.